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Mocio volta pagina, si 'riprende' la Piave e aggiorna il programma

Formalizzati ieri in consiglio l'aggiornamento delle linee di governo e l'annunciata trasformazione di Risorse per Orvieto da Spa a società di servizi. Barbabella si toglie i sassolini dalla scarpa
Aggiornamento del programma: il documento

foto di copertina

ORVIETO - Mocio volta pagina. Formalizzati ieri pomeriggio in consiglio comunale, al termine di lunghi mesi di serrato confronto politico, l'aggiornamento delle linee di governo - documento che ha fatto il pieno di consensi ottenendo il voto favorevole della maggioranza ma anche di Altra Città, la benevola astensione di Fi (che del progetto apprezza il metodo) e un unico no di An - e l'annunciata trasformazione di Risorse per Orvieto da Spa a società di servizi.

L'atto è frutto di una lunga riflessione avviata all'interno del centrosinistra già dall'estate scorsa, quando all'indomani della presentazione del business plan il Comune si è trovato di fronte alla necessità di ricapitalizzare la società che, non avendo introiti di alcun genere, aveva fortemente intaccato il capitale sociale per le incombenze previste dallo statuto e dalla convenzione. Al termine di mesi di braccio di ferro, è arrivata la decisione formalizzata nell'atto di ieri che ha visto il sostegno anche del capogruppo dello Sdi, Franco Raimondo Barbabella, presidente di Rpo. Che non ha, però, rinunciato a mettere i puntini sulle "i" per dire che "i limiti dello strumento della Spa erano assolutamente preventivabili" ma che, altrettanto, si trattava di "problemi che si potevano risolvere, se c'era la volontà politica di farlo, ad esempio sottraendo alcune incombenze alla Spa fino ad operazione conclusa". Barbabella si riferisce, in particolare, all'Ici e alla manutenzione. "Non approvo - ha detto - i toni d'entusiasmo nell'affermare che la Piave torni al Comune, non c'è mai stato alcun "esproprio" e lo dimostra il fatto che, senza le scelte del Comune, Rpo non è potuta andare avanti". "Oggi si ipotizza questa soluzione, bene - dice Barbabella - purchè si vada avanti senza le ambiguità che ci sono state".  L'ultima cosa che voluto chiarire Barbabella è sui tempi "perché sia chiaro - ha detto - che non è stata Rpo a rallentate il processo: la società a giugno scorso era in grado di mettere in pista un progetto perché c'erano le condizioni, oggi francamente non lo so".  

Ampia convergenza invece sull'aggiornamento delle linee di governo. Per lo "scatto in avanti", come lo ha definito il sindaco, nella programmazione dello sviluppo della città l'amministrazione ha individuato alcune linee di indirizzo da far confluire in due accordi di programma che verranno sottoposti nelle prossime settimane alla presidente Lorenzetti e al presidente Cavicchioli. Alla Regione Orvieto chiede impegni sul finanziamento secondo lotto della complanare, sistemazione della viabilità urbana ed extraurbana a partire dalla variante di Sferracavallo, definizione del patrimonio regionale e della Ausl in funzione della rifunzionalizzazione degli immobili del centro storico, collocazione di Orvieto all'interno del tavolo territoriale provinciale per il patto per l'innovazione e lo sviluppo e le politiche per le aree industriali, finanziamento del contratto di quartiere di Ciconia, presenza universitaria dell'Ateneo di Perugia a Orvieto e distretto tecnologico definizione del sistema sociale e sanitario per un rafforzamento del ruolo dell'ospedale e politiche integrate per la cultura e l'ambiente. Con la Provincia, invece, aprirà un tavolo per la gestione del ciclo dei rifiuti e definizione dell'impatto ambientale da riconoscere alla città di Orvieto, la partecipazione alla costituenda multiulity, la definizione di nuove politiche provinciali sul turismo, la definizione del patrimonio provinciale e il completamento del centro scolastico di Ciconia.

 

Pubblicato il: 20/06/2006

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