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NOTIZIE CORSIVI

Pubblichiamo la precisazione della dirigente della scuola di via Marconi, per rispetto dell'informazione e dei lettori. Ma basta con le formule che prevedono il rinvio di ogni questione alle vie legali

foto di copertina

Abbiamo ricevuto attraverso raccomandata la lettera che segue della dottoressa Adriana Tomassini, dirgente scolastico della scuola elementare di piazza Marconi.
La lettera fa riferimento agli articoli apparsi sul nostro giornale, e non solo, riguardanti la "navigazione internet su siti pornografici avvenuta nel laboratorio di informatica della scuola primaria di piazza Marconi". Siamo accusati di "riferimenti inesatti e spesso lontani dalla realtà dei fatti" e  di una "ricostruzione della vicenda(che) risulta del tutto inesatta e gratuita volta esclusivamente a screditare l'immagine pubblica dell'istituzione scolastica e del personale in esso impegnata".

Abbiamo desunto informazioni fornite dai genitori dei bambini, dall'avvocato dei genitori e dal vicario della signora Tomassini. 

Abbiamo già pubblicato le affermazioni della signora in un articolo del 10 giugno, senza bisogno di raccomandate, per rispetto dell'informazione e dei nostri lettori.
Queste accuse, senza che si accenni a dove abbiamo sbagliato e dove siamo andati lontano dalla realtà ci offende profondamente e ci preoccupa, rende difficile il nostro lavoro, mortifica la libertà di stampa del giornale e la libertà dei redattori.
Le minacce di adire le vie legali ci creano anche disagio personale e professionale, soprattutto perché siamo sempre rispettosi delle "persone", tutte, e non pubblichiamo illazioni e chiacchiere, non usiamo metafore per dire quello che non è certo, non accettiamo termini che possano risulltare offensivi.
E' una scelta etica che è diventata la linea del giornale e siamo disposti a tutto per difenderla.

Per i motivi sopra elencati ci riserviamo di adire le vie legali.
Dante Freddi, direttore Orvietosi.it 

Segue la precisazione della dottoressa Tomassini.

"Con riferimento alla nota vicenda concernente la navigazione internet su siti pornografici avvenuta nel laboratorio di informatica della scuola primaria di piazza Marconi duole constatare come il suo giornale abbia pubblicato articoli concernenti riferimenti inesatti e spesso lontani dalla realtà dei fatti. In primo luogo, vengo a precisare come l'istituzione scolastica si sia immediatamente attivata per chiarire e fare piena luce sullo spiacevole episodio. A riguardo è stata avanzata richiesta al nucleo speciale dei carabinieri volta ad accertare l'esatta cronologia dei collegamenti via internet e nel contempo è stata attivata la direzione scolastica generale regionale affinché venga compiuta uin'indagine ispettiva per chiarire la realtà dei fatti. Pertanto, prima del termine delle indagini suddette, ogni illazione in merito alla ricostruzione della vicenda risulta del tutto inesatta e gratuita volta esclusivamente a screditare l'immagine pubblica dell'istituzione scolastica e del personale in esso impegnata. Per quanto esposto la invito per il futuro ad astenersi dal pubblicare articoli in veritieri e tendenziosi in danno di tutti gli operatori che lavorano all'intero della scuola. In proposito mi riservo ogni azione legale a tutela mia e dell'istituzione che dirigo".

Pubblicato il: 15/06/2006

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