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Paolini sulla Te.Ma.

Paolini, uno dei personaggi in cui si individua il Mancinelli e la Te.Ma. che lo gestisce, interviene per sostenere le ragioni di chi ha amministrato negli ultimi anni questo aspetto ragguardevole della cultura orvietana

foto di copertina

Attraverso un dettagliato e argomentato intervento, Enrico Paolini, uno dei personaggi in cui si individua il Teatro Mancinelli e l'Associazione Te.Ma. che lo gestisce, interviene per sostenere le ragioni di chi ha amministrato negli ultimi anni questo aspetto  ragguardevole della cultura orvietana.

Paolini dà numeri del debito della Te.Ma. e sostiene, tra l'altro, che il clamore che si sta sollevando da un anno a questa parte intorno all'associazione è determinato da "qualcuno stia soffiando sul fuoco per cancellare tutto quello che è stato fatto".

Pubblichiamo l'intervento di Enrico Paolini, consulente artistico Associazione TeMa fino al 30 giugno 2006 (contratto annuale a progetto), già consulente del Comune di Orvieto per la riapertura del Teatro Mancinelli, socio fondatore e direttore della TeMa dal 1994al maggio 2005.

 

 

"Leggo dai giornali che ad una interrogazione del Consigliere Stefano Olimpieri di Alleanza Nazionale sulla situazione della TeMa, si sarebbe sostenuto, tra le altre cose, che la grave situazione economico finanziaria è dovuta essenzialmente ad una forte implementazione, negli ultimi anni, della sua attività di produzione per acquisire i requisiti necessari a diventare Teatro Stabile, obiettivo che una volta realizzato avrebbe potuto garantire introiti ministeriali molto più importanti di quelli attuali, pari a soli 20.000 € annuali.

Sicuramente ci deve essere stata una errata interpretazione. Quella del Teatro Stabile di iniziativa privata è, ad oggi, solamente un' idea progettuale sulla quale non è stato mai fatto alcun investimento. Il progetto non è stato ancora approvato e varato. L'attività di produzione del Teatro Mancinelli fino ad ora svolta è stata soprattutto di servizio e supporto a compagnie teatrali già esistenti. I rischi di produzione sono stati minimi e comunque condivisi con altri soggetti ed hanno apportato alla TeMa, e di conseguenza alla città, solamente benefici economici, culturali e di immagine.


Sui fattori che hanno determinato la grave situazione economico-finanziaria della TeMa non voglio tornarci di nuovo (ho già prodotto lo scorso anno un documento allegato al bilancio consuntivo), una cosa però mi sento di dirla: l'ammontare dei debiti della TeMa sembra essere venuto fuori improvvisamente, ma tutti i debiti che vengono citati a grandi titoli sui giornali, periodicamente, da più di un anno a questa parte, sono sempre stati iscritti in bilancio almeno dagli anni 2000/2001. I bilanci sono stati e sono resi pubblici sempre dopo l'approvazione dell'Assemblea dei Soci. La metà di questi debiti rappresentano un mutuo decennale contratto nel 2003 con una banca locale. Un terzo di questi debiti sono dei sospesi con due grandi partner della TeMa e del Comune di Orvieto con i quali sono stati e vengono organizzati dei grandi eventi. La rimanenza del debito (250/300.000 €) sono nei confronti di fornitori vari. Questa è la reale consistenza del debito della TeMa.


L'Associazione Teatro Mancinelli, nata nel 1994 per la gestione del Teatro Comunale, è passata da una attività del valore di 350.000 € dei primi due anni ad un'attività di 2.250.000 € negli anni 2000/2003 per la gestione di grandi manifestazioni e delle produzioni teatrali. Dal 2004 i valori delle attività sono ridiscesi a circa 1.500.000.
E' esattamente dal 2004 che è stato ridimensionato il ruolo della Associazione TeMa, comportando uno sbilanciamento dei costi della struttura rispetto all'attività.


Bisognerebbe che si parlasse anche del lavoro e della enorme mole di attività realizzata dalla TeMa in dodici anni, ma la sensazione è che qualcuno stia soffiando sul fuoco per cancellare tutto quello che è stato fatto.


Bisognerebbe, allora, tornare a parlare di futuro. Bisognerebbe, e sono passati due anni dal 2004, discutere e ridefinire il ruolo dell'Associazione TeMa e con esso la struttura operativa adeguata. Bisognerebbe verificare la forma giuridica più idonea rispetto al ruolo ridefinito della TeMa e creare lo spazio politico per un efficace controllo allargato anche ai rappresentanti della minoranza del Consiglio Comunale. Bisognerebbe progettare il futuro della TeMa e forse con essa quello delle attività culturali, di spettacolo, di eventi e manifestazioni della città evitando ad esempio sovrapposizioni come quelle verificatesi in questo ultimo fine settimana (sabato sera ad Orvieto contemporaneamente c'era il Palio dell'Oca a Piazza del Popolo, il concerto dell'Orchestra di Piazza Vittorio a Piazza Duomo, uno spettacolo a Piazza San Giovenale ed un importante concerto d'organo nel Duomo di Orvieto).


Il personale della TeMa, che per la metà vive nella precarietà, ha acquisito una grande esperienza e professionalità e, se utilizzato come risorsa nel modo più efficace, potrebbe essere un investimento e non un costo da sopportare/supportare. L'idea del Teatro Stabile di iniziativa privata è un' idea molto semplice: accorpare l'attività e la struttura del Teatro Mancinelli (finanziato dal Ministero e dalla Regione come Teatro Municipale) con la struttura e l'attività di una Compagnia Teatrale già esistente (finanziata dal Ministero e dalla Regione come Impresa di Produzione) per ottenere così, senza ulteriore bisogno di risorse economiche locali, la status di Teatro Stabile di iniziativa privata. Ed il Teatro Stabile di iniziativa privata porterebbe ad Orvieto maggiori risorse economiche, maggiore ricchezza culturale e sociale, maggiore stabilità del personale vecchio e nuovo".

 

Pubblicato il: 14/06/2006

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