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Conticelli attacca la classe dirigente orvietana:"intraprende atti devastanti con inaccettabile disinvoltura"

L'approvazione del centro commerciale Despina riscalderà il Consiglio comunale di oggi pomeriggio. Interviene anche Gianni cardinali...

Conticelli attacca la classe dirigente orvietana:"intraprende atti devastanti con inaccettabile disinvoltura". Tema dell'aspro comunicato diffuso dal consigliere di Altra città è l'approvazione del centro commerciale Despina, che dovrebbe avvenire oggi pomeriggio in Consiglio comunale, "senza il preventivo studio e l'individuazione di adeguate soluzioni viarie e, soprattutto, senza un'accurata indagine sul sistema commerciale locale e territoriale".

Conticelli i va giù duramente e sostiene che "affrontare temi così rilevanti confondendo gli operatori ed i cittadini di Orvieto Scalo con atti fumosi ed inconsistenti è quanto meno ipocrita, così come è offensivo per la Città illuderla con la creazione di una velleitaria Porta d'ingresso ad alta valenza turistica".

In conclusione, "apre" anche un giallo, con un riferimento a "prossimi chiarimenti" di natura sconosciuta sulle vere motivazioni di tali scelte, sulle correlazioni con l'attuale situazione politica locale, sui rapporti tra sindaco ed alleati di governo".

Sul tema interviene anche Gianni Cardinali, che dà della vicenda una lettura politica: "Sembrava che i nuovi dirigenti dei DS stessero prendendo le redini per cambiare, mentre sembra che siano stati cambiati dalla vecchia guardia ancora bene in sella. L'affare Despina e il suo superamento per altre prospettive, doveva rappresentare l'inizio di una nuova storia politica per Orvieto.E' evidente-continua Cardinali- che Marino Capoccia, attuale segretario dei DS, deve avere fatto un accordo di ferro con Cimicchi e compagnia".

Il Consiglio comunale di domani si presenta turbolento.

Segue il comunicato intergrale diffuso da Maurizio Conticelli.

"Chi pensava che la politica orvietana fosse impigliata tra rimpasti e rese dei conti, si sbagliava di grosso. La classe dirigente è sempre la stessa ed identici i comportamenti, al punto tale da intraprendere atti devastanti con inaccettabile disinvoltura.

Così accade che il contrastato mega-centro commerciale Despina, da realizzare lungo la S.S. Amerina, sarà approvato nella seduta di mercoledì, previa aggiornamento delle linee di governo del sindaco inerenti la vivibilità di Orvieto Scalo.

Non si provvederà solo ad adeguare il piano del commercio alla normativa regionale, ma anche ad ubicare la nuova grande distribuzione lungo la statale Amerina; tutto ciò senza il preventivo studio e l'individuazione di adeguate soluzioni viarie e, soprattutto, senza un'accurata indagine sul sistema commerciale locale e territoriale.

A ben guardare, l'aggiornamento del programma del sindaco, che pure parla della necessità "di uno studio sul sistema commerciale orvietano", sta proprio nell'agire in senso totalmente opposto, amplificando gli errori che furono allora commessi con il piano attuativo Despina.

Nel frattempo ad Orvieto sono state avviate o si stanno per realizzare nuove medie distribuzioni, mentre continuano a latitare gli interventi di pianificazione del commercio nel centro storico ed i relativi interventi di agevolazione tributaria e di sostegno finanziario contemplati dalla stessa normativa regionale.

Tutto ciò avviene anche con l'avallo di quelle forze di sinistra che a suo tempo si spesero contro imbarazzanti "Comitati d'affari" o che hanno contrastato su scala regionale e nazionale la diffusione selvaggia della grande distribuzione.

Avviene inoltre mentre la Confesercenti regionale organizza iniziative tese al rilancio del commercio tradizionale e di vicinato, cui si riconosce un elevato valore di utilità sociale e di elevazione della qualità della vita, come pure avviene mentre la eccessiva proliferazione di centri commerciali e grandi distribuzioni contribuisce alla precarizzazione del lavoro di giovani e donne, con effetti negativi di carattere socio-economico su vasti territori (si guardi il caso di Terni, tanto per rimanere in ambito provinciale).

Affrontare temi così rilevanti confondendo gli operatori ed i cittadini di Orvieto Scalo con atti fumosi ed inconsistenti è quanto meno ipocrita, così come è offensivo per la Città illuderla con la creazione di una velleitaria Porta d'ingresso ad alta valenza turistica.

Sorgono a questo punto degli interrogativi, sulle vere motivazioni di tali scelte, sulle correlazioni con l'attuale situazione politica locale, sui rapporti tra sindaco ed alleati di governo: presto avremo esaurienti risposte".

 

 

Pubblicato il: 14/06/2006

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