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Sergio Riccetti lascia il corteo storico

Il conestabile, comandante capo della cavalleria, ha sfilato per 55 anni. A sostituirlo Alberto Bellini

ORVIETO - Al suo passaggio gli orvietani applaudono: è il costume simbolo del corteo storico, sua è anche la copertina del volume che raccoglie le meraviglie degli abiti del corteo storico del Corpus Domini di Orvieto.  

E' il conestabile, comandante capo della cavalleria. Nel suo abito nero, sfila da solo, imponente, non affiancato da nessun altro personaggio e seguito da armati di lance a taglio e punta e a giglio.  E per tutti gli orvietani, con la sua barba folta ed importante, è il personaggio più amato del corteo storico, praticamente pressoché identificato con la figura che, da anni ormai, l'indossa, quella di Sergio Riccetti, che a partire da quest'anno non sfilerà più.  

"Sono entrato nel corteo a vent'anni - dice commosso - e dopo cinquantacinque anni lascio il posto a qualcun altro, sperando che l'amore per questa espressione del sentire orvietano non venga mai meno".

A sostituire l'amata figura di Sergio Riccetti sembra sia destinato, almeno così vogliono le indiscrezioni, un altro personaggio di spicco del corteo storico orvietano.  Alberto Bellini, anche lui da una vita nella sfilata cittadina (all'inizio come paggetto) è passato per diversi costumi, finché, nel 1991, la compianta Lea Pacini gli affidò quello di cavaliere della Greca, costume amato col quale ha guadagnato il favore degli orvietani per un'interpretazione sempre attenta e rigorosa. 

Il suo costume, a partire da quest'anno, dovrebbe passare a Roberto Ferrari che fino ad oggi ha indossato le vesti di scudiere.

Pubblicato il: 13/06/2006

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