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Loriana Stella. Facciamo subito il Partito democratico

Il dibattito politico nel centrosinistra va quindi oltre "rimpasto sì rimpasto no" e si lancia verso obiettivi ideali e politici più alti... 

foto di copertina

Loriana Stella interviene nel dibattito politico orvietano per lanciare con energia la fase costitutiva del Partito democratico.
E' un tema importante per tutto il centrosinistra, è importante ad Orvieto, dove l'unico tema sul tappeto è stato negli ultime tempi "rimpasto sì rimpasto no".
Il cosiddetto partito democratico ha riscosso ad Orvieto nelle ultime elezioni politiche il 40% dei voti, ma l'aspetto rilevante non è quello prettamente elettorale, così come ricorda la Stella. La novità è che possano rimettersi in circolo energie, intelligenze, passioni, competenze sclerotizzate o addirittura allontanate dai partiti tradizionali. Sarebbe un momento di vitalità politica, di rinnovata passione, di impegno per tanti.

Ma bisogna anche sapere costruire una nuova classe dirigente, che non può essere quella dei Ds più quella della Margherita.
Mocio e Capoccia non fanno il Partito democratico. Ne potranno essere soltanto un'espressione, credo ben accetta ma anche ingombrante.

Il nostro giornale è disponibile a partecipare al dibattito ed a porre a disposizione i suoi spazi.
Un rinnovato sentimento di speranza, spesso legato nelle vicende umane alla vitalità della politica, può soltanto giovare alla comunità dell'Orvietano.

Segue l'appello di Loriana Stella.

"Incontriamoci per avviare la costituzione del Partito Democratico. E' questo l'appello che voglio rivolgere alla città, perché convinta che c'è urgente necessità di procedere con solerzia all'avvio di un percorso che vada verso la costituzione del Partito Democratico, quale soggetto politico fondamentale per il risanamento del Paese.

Ho deciso di prendere questa iniziativa perché sono "una" delle tante persone che, nelle ultime elezioni politiche, sono state impegnate "in prima linea", avendo avuto l'onore di essere candidata dai Democratici di Sinistra al Senato della Repubblica. Il risultato di quelle elezioni ha dato un'indubbia forza alla lista unitaria dell'Ulivo; a quel risultato ha anche contribuito l'esperienza delle "primarie" di ottobre, che hanno determinato, tra l'altro, una vasta mobilitazione sociale, un segnale di "ci siamo, vogliamo partecipare!" A oggi, quindi, la prospettiva politica di quanti si richiamano al simbolo dell'Ulivo non può che essere quella del Partito Democratico, inteso come esito storico di un processo unitario e riformista in atto nel nostro Paese.

Sono fermamente convinta che il processo costitutivo del Partito Democratico debba partire "presto e bene", debba nascere "dal basso" e in forma innovativa. Credo che Orvieto, così come è già successo in altre fasi della storia politica dell'Italia e dell'Umbria, possa dare un contributo importante di esperienze, di idee e di progettualità. Per questo, fin dai prossimi giorni, premesso che i partiti dovranno avere un ruolo importante, dobbiamo iniziare ad incontrarci. Io e altre persone "ci siamo", aspettiamo tanti altri "di voi" che pensano di poter essere protagonisti con il loro contributo. E' possibile cioè dare di nuovo un profilo ideale forte al nostro impegno.

Non si fa un grande partito senza grandi ragioni ideali. E il Partito Democratico deve essere crocevia delle varie culture politiche che oggi si riconoscono nell'Ulivo. Non può essere la somma di DS e Margherita, ma deve mettere insieme l'immensa quantità di energie di cui il centrosinistra dispone, anche a Orvieto.
Penso ad un riformismo del popolo. Non freddo e tecnocrate, ma caldo, "umano", che sappia realizzarsi con l'esistenza concreta, la vita, le speranze delle persone, i bisogni reali dei cittadini: insomma un riformismo con una forte tensione popolare.

Io ci sono e ci credo, così come altri. Ma dobbiamo da subito essere in tanti per organizzare presto il primo incontro e relazionarci con i vari comitati già sorti in altri territori".

 

Pubblicato il: 09/06/2006

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