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Serve un nuovo grande albergo 4 stelle nel centro storico di almeno 100 camere

È l'idea di Alviero Bernardini, affermato imprenditore e consigliere neoletto di 'Orvieto promotion'

Politica

di Redazione

Chiediamo anche a te un giudizio sull'influenza che ha avuto la critica situazione internazionale attuale sul turismo locale.

Ci sono annullamenti di clienti individuali e di gruppo dall'estero molto significativi, possiamo solo sperare nel mercato nazionale, che si muove prevalentemente su gomma. Ma certo non basterà a colmare il crollo del mercato internazionale.
Cosa si può fare per rendere il turismo orvietano più "stanziale", per fare in modo cioè che la presenza dei turisti nella nostra città non si limiti ad una "toccata e fuga"?
La scarsa capacità di "mettere a sistema" il comparto turistico orvietano sta proprio nella debolezza di strumenti associativi come il consorzio "Orvieto Promotion".
C'è bisogno da parte di tutti gli operatori di guardare oltre il proprio orticello, di mettere le proprie intelligenze, professionalità e risorse finanziarie in nuovi progetti condivisi.
Le cose da fare possono essere diverse: costruzione di pacchetti a tema, seguendo le stagionalità, con tariffe competitive, promuovere anche nuove iniziative sulla filiera cibo, vino, cultura, natura e così via Ma innanzitutto credo nella necessità di un nuovo grande albergo quattro stelle nel centro storico di almeno 100 camere, per poter candidare questa città ad essere città di congressi. È forse è l'unico modo per aumentare le presenze in TUTTI gli alberghi e di conseguenza ottimizzare i servizi e la rete commerciale complessiva.
"Orvieto Promotion" in che modo potrà contribuire alla crescita del comparto? Tu sei stato nominato in qualità di ristoratore, una figura professionale centrale di questo Consorzio
Potrà contribuire in modo positivo solo se avrà la capacità di ampliare la base sociale attraverso l'adesione di gran parte degli operatori della ricettività alberghiera, extra-alberghiera e rurale, della ristorazione, dei servizi e naturalmente degli enti pubblici e delle banche locali.
Se saprà dotarsi di un management adeguato, se sarà in grado di far confluire le risorse finanziarie dagli enti e dai privati necessarie a sostenere progetti avanzati e finalizzati allo sviluppo dell'intero territorio.
Io sono stato nominato in rappresentanza della CRAMST e rappresento un'azienda che tra le proprie attività, da marzo di quest'anno, gestisce un complesso turistico "La Penisola Villa Bellago" country resort and restaurant sul Lago di Corbara con annesso un albergo di 19 camere.
La filosofia "slow" è ancora un elemento strategico per questa città?
Orvieto "Città Slow" è stata una grande intuizione, è quindi importante nel progettare nuove iniziative muoversi senza perdere di vista questa filosofia. La nostra azienda, che da cinque anni promuove al Ristorante Al San Francesco "Orvieto Dinner Music", ne ha la conferma.

Pubblicato il: 11/04/2003

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