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Immagini hard a scuola. Parla il legale dei genitori

Qualcosa di più lo diranno gli accertamenti avviati, ieri mattina, dall'ispettore scolastico provinciale sui computer "incriminati"

foto di copertina

ORVIETO - La scuola non minimizzi, ma affronti il problema seriamente.  A parlare, a nome di alcuni genitori dei bambini interessati nella vicenda delle immagini hard sui computer delle elementari di piazza Marconi, è l'avvocato Sergio Finetti, che, a sentir sgonfiare la vicenda storce decisamente il naso.

 "C'è da rilevare - sostiene il legale - da un lato, l'atteggiamento minimizzante tenuto dagli organi scolastici e, dall'altro, un sostanziale errore d'informazione, in quanto il problema riguarda non solo i bambini che ricorrono all'ora alternativa all'insegnamento della religione, ma tutti gli studenti che frequentano il laboratorio di computer".

Il problema della presenza di queste immagini a luci rosse, violente forse anche a sfondo necrofilo, insomma, sarebbe ben più consistente di quanto non sia stato detto e non è ancora ben chiaro, tra l'altro, da quanto il fatto fosse sotto gli occhi di tutti senza che in realtà nessuno se ne accorgesse.  Addirittura pare che alcune immagini sia state presenti anche nel server della rete.  La questione, quindi, è destinata ad ingarbugliarsi.  Tanto per le eventuali responsabilità di chi dovrebbe vigilare sul lavoro "sicuro" dei ragazzi, specie quando si ha a che fare con uno strumento dalle mille risorse come internet, quanto per il fatto che, secondo quanto riferito ai genitori dalla dirigenza scolastica, sui computer non sarebbe stato attivato il massimo livello di protezione, per consentire lo svolgimento di alcune attività di formazione pomeridiana per il personale docente.  Qualcosa di più lo diranno gli accertamenti avviati, ieri mattina, dall'ispettore scolastico provinciale sui computer "incriminati".  "Ci vorranno ancora un paio di giorni per gli esiti delle verifiche" come sostiene il vicario del dirigente scolastico, la dottoressa Serafina Pierini.  

La vicenda, per certi versi sconcertante avrà presto le sue ripercussioni e a questo proposito i genitori coinvolti, attraverso il legale, puntualizzano che la "denuncia del fatto nasce al di fuori di ogni possibile strumentalizzazione e va intesa nell'esclusivo interesse dei bambini".  E' proprio per questo che il legale auspica "che il problema venga affrontato per la serietà che merita".

Pubblicato il: 06/06/2006

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