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Agguato della polstrada di Orvieto. In manette una banda di scassinatori di camper

Dall'inizio della primavera avevano preso ad imperversare lungo il tratto umbro dell'A1 svaligiando camper, autocaravan e roulotte, di notte mentre all'interno i proprietari dormivano

ORVIETO - Dall'inizio della primavera avevano preso ad imperversare lungo il tratto umbro dell'A1 svaligiando camper, autocaravan e roulotte, di notte mentre all'interno i proprietari dormivano.  Si tratta di una banda di tre cittadini bosniaci che è stata sgominata durante questo lungo ponte del 2 giugno in una tempestiva operazione della polizia stradale della sottosezione di Orvieto.

A finire in manette sono stati due trentenni e un ventiquattrenne - rispettivamente O.R., I.D. e S.L. le iniziali - tutti clandestini e con numerosissimi alias ed altrettanti precedenti di polizia.  Sono statati beccati giovedì notte in flagrante quando gli uomini della stradale gli hanno teso un agguato, convinti che con l'inizio del ponte sarebbero tornati in azione.  E, infatti, così è stato. Avvalendosi di numerose auto civetta e personale in borghese, l'appostamento che si è concluso con l'arresto in flagranza intorno alle 3 di notte, si è spostato tra le aree di servizio di Giove, Fabro, l'area di sosta di Ritorto e poi di nuovo a Fabro dove i malviventi hanno tentato altrettanti colpi.  

Disturbati prima da un automobilista insonnolito, poi da un camperista col sonno leggero, i tre erano riusciti alla fine, nell'area di servizio di Fabro, ad introdursi all'interno di un camper dove, del tutto ignari, dormivano marito e moglie e due bambini piccoli.  La famiglia è stata svaligiata (ma il malloppo è stato recuperato subito dopo con l'arresto) di macchina fotograficha, lettore mp3, navigatore satellitare e molti effetti personali. Nella Fiat Bravo con la quale la banda di bosniaci ha messo a segno il colpo gli agenti hanno trovato anche altra refurtiva proveniente da un furto commesso la notte stessa all'interno dell'area di servizio Flaminia.

I tre sono stati associati al carcere di via Roma dove restano a disposizione del magistrato. Sono in tutto una ventina i furti di questo genere che si sono registrati sul tratto umbro dell'A1 da un paio di mesi a questa parte, la polizia, per questo, tiene ancora aperte le indagini. 

Pubblicato il: 06/06/2006

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