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Sintesi del programma del sindaco presentato in occasione delle elezioni 2004

LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA AMMINISTRATIVO DEL CANDIDATO A SINDACO DI ORVIETO

 

PREMESSA POLITICA

           

Orvieto, antifascista, ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali e riconosce nella Pace un valore ed un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.

Orvieto si impegna a porre in essere politiche tese alla ridistribuzione del reddito, in una logica di sussidiarietà, a vantaggio dello sviluppo e della dignità delle persone.

Orvieto, che ha dimostrato di essere città del mondo, aperta alle varie sollecitazioni e contaminazioni socio-culturali della società contemporanea, dovrà ancor più nel futuro realizzare azioni per: ampliare i processi di cooperazione internazionale, accrescere la presenza negli organismi internazionali delle autorità locali, valorizzare gli strumenti di accesso dal basso al governo dei processi di globalizzazione, adoperarsi per la piena realizzazione dei diritti umani fondamentali.

Orvieto, in una visione fortemente democratica e pluralistica, capace di assicurare stabilità di governo con caratteri di continuità e di innovazione, si impegna a spostare in avanti i livelli generali di qualità della vita.

Orvieto città policentrica guarda allo sviluppo integrato del territorio nel suo complesso, individuando al meglio i mezzi di comunicazione tra Consigli di Zona dei Quartieri e delle Frazioni e gli altri organi dell'Amministrazione Comunale (democrazia diffusa, rapporto costante con i cittadini attraverso il potenziamento degli strumenti della comunicazione).

           

PREMESSA AMMINISTRATIVA

 

LE POLITICHE PER LO SVILUPPO ECONOMICO        

 

- Trasformazione dello sportello unico per le attività produttive  in "sportello per il cittadino", in un'ottica di e-government  di forme associate territoriali.

- Potenziamento delle azioni atte alla creazione di network per ulteriori acquisizioni di risorse U.E..

- Sviluppo di una sinergia di concertazione tra pubblico e privato (Fondazioni ed Istituti di credito locale, Enti Pubblici territoriali, Istituzioni universitarie, ecc.) che porti a compimento le occasioni di crescita economica e di sviluppo che si sono venute a delineare nella passata legislatura, connesse alla nuova funzionalizzazione dell'ex Caserma "Piave"

-         Lo sviluppo delle piccole imprese nate negli ultimi anni

-         Il rafforzamento e l'allargamento delle relazioni con le città dei Paesi esteri, con le quali Orvieto già intrattiene solidi rapporti di amicizia e cooperazione in campo politico, economico e socio-culturale

-         Cura ed ampliamento dei rapporti con il sistema bancario locale (che negli ultimi anni è divenuto più articolato e variegato) e ricerca di nuove partnership finanziarie, anche internazionali. 

-         Valorizzazione delle gestione pubblica e del controllo di alcuni dei servizi ad alto impatto sociale, ricorrendo laddove è possibile alla "gestione in-house".

-         Messa a rete delle professionalità esterne, delle realtà associative e dei servizi materiali ed immateriali per una gestione integrata dello sviluppo economico, anche ricorrendo ad operazioni di marketing territoriale e di finanza di progetto.

-         Ulteriore valorizzazione del settore primario specializzato e delle produzioni autoctone, dei turismi, dell'artigianato e del commercio; quest'ultimo anche nella sua visione solidaristica. 

- Orvieto: città slow. Attuazione di soluzioni e servizi per promuovere "la città del buon vivere" , nell'ottica del piano regolatore del ben-essere.

 

 

 LE POLITICHE SOCIALI

 

- Attuazione di progetti di prevenzione e di promozione alla salute mediante interventi territoriali che partendo dalle scuole, coinvolgendo le famiglie, il mondo dei giovani e degli anziani, le associazioni, siano finalizzati al cambiamento degli stili di vita ed alla conseguente  riduzione  delle patologie connesse.

- Impegnare la conferenza dei sindaci per rafforzare il ruolo dell'ospedale di Orvieto, nell'ottica dell'emergenza-urgenza, nell'ambito del sistema sanitario regionale. E' necessario migliorare la qualità e la fruibilità dei servizi, attuando una corretta politica di gestione delle risorse umane.

- Impegnare la conferenza dei sindaci per rafforzare le politiche connesse allo sviluppo dei servizi sanitari e di prevenzione sul territorio.

- Rafforzare il sostegno alle famiglie con carichi di cura, anche attraverso il "patto di cura".

- Attuare politiche rivolte al potenziamento dei servizi educativi per la fascia da zero a sei anni, anche con la creazione del terzo asilo nido comunale e l'adeguamento strutturale dell'offerta dei servizi delle aree bambini.

- Valorizzazione del ruolo e delle attività svolte dal centro giovani (L 285/97), in un'ottica di crescita socio-culturale e di prevenzione del disagio giovanile.

- Realizzazione di progetti, anche di ricerca ed innovativi, nell'ambito delle politiche sociali.

- Promuovere la piena integrazione dei cittadini immigrati, i quali debbono essere considerati come  valore, attivando verso gli stessi pari opportunità.

- Garantire anche attraverso i contratti di quartiere la partecipazione degli anziani alla vita sociale, anche realizzando case famiglia.

- Rafforzare il rapporto tra Amministrazione e associazioni del volontariato sociale, anche attraverso la domiciliarizzazione dei servizi.

- Favorire la piena utilizzazione dei servizi tra le fasce post lavoro, in un'ottica di co-costruzione.

- Estensione dello strumento del riccometro per la valutazione di possibili interventi, anche di tipo tariffario ed impositivo, per i ceti più deboli, anche con riferimento alle nuove povertà, incentivando il monitoraggio dei fenomeni in collaborazione con vari soggetti pubblici e privati.

- Orvieto riconosce i diritti della famiglia e adotta ogni misura idonea a favorire l'adempimento dei compiti che la Costituzione affida ad essa e tutela le varie forme di convivenza.

- Orvieto riconosce la validità del concetto di "sport per tutti", favorendone la diffusione capillare come strumento di aggregazione sociale e di promozione della salute.

- Rafforzare gli impianti, le infrastrutture e la collaborazione delle associazioni dei vari sport presenti sul territorio.

 

LE POLITICHE PER I BENI  E LE ATTIVITA' CULTURALI

 

- Attuazione delle "politiche di parco", in un'ottica di integrazione tra i vari strumenti di programmazione e gestione del territorio: parco archeologico-ambientale dell'area orvietana, circuito museale, parco eventi (UJW, Orvieto con Gusto,  Premio Barzini, Premio Diritti Umani, ecc.), parco letterario.

- Orvieto: città degli studi. Sviluppo del CSCO (convenzioni nazionali ed internazionali) attraverso la realizzazioni di due poli universitari che, con l'apertura della nuova biblioteca comunale, dovranno integrarsi in un "campus cittadino".  Incentivazione del momento formativo con quello produttivo.

- Sviluppare il coordinamento e la programmazione pubblico privata dei servizi gestionali per le strutture: Scuola di Musica, Laboratorio Teatro di Orvieto, Teatro Mancinelli, Sala del Carmine, Palazzo dei Sette, Museo dei Costumi del Corteo Storico, Museo della Ceramica).

- Ulteriore sviluppo dell'esperienza del Teatro Mancinelli in Teatro Stabile, con importanti implicazioni nell'implemenazione di formazione nel campo delle arti.

- Incremento dell'integrazione tra esperienze formative tradizionali ed innovative, nell'ottica della trasformazione del mercato del lavoro, anche con riferimento alle offerte formative pubbliche.

 

LE POLITICHE AMBIENTALI

 

- Definire il ciclo dei rifiuti, attraverso una azione politica ed amministrativa indirizzata, a monte verso la massima riduzione dell'uso dei rifiuti superflui, privilegiando l'uso di oggetti riutilizzabili; a vallo verso il compimento con decisione e tempestività della raccolta differenziata, individuando percentualmente gli obiettivi annuali da raggiungere;

- Incrementare la parte dei proventi provenienti dall'impianto industriale per qualificare le attività culturali e sociali e per incentivare progetti per l'utilizzo di fonti di energia alternativa (idrogeno, ecc).

- Ambiente come risorsa irrinunciabile per Orvieto: tutela del patrimonio idrico, paesaggistico ed ambientale, puntando ad implementare uno sviluppo sostenibile.

- Promuovere politiche di tutela dei diritti degli animali.

Pubblicato il: 06/06/2006

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