I quattro giorni degli AMA

di Sandra Grassini

Dal 1 al 4 giugno si è tenuta presso la Caserma Piave la festa nazionale dei gruppi di auto-mutuo-aiuto, un avvenimento suddiviso in momenti di riflessione e momenti di tempo libero. Se è vero che l'obiettivo principale era quello di far conoscere meglio i gruppi e le loro attività, ma anche l'esistenza delle altre associazioni presenti sul territorio, tale obiettivo è stato raggiunto: abbastanza ampio era il numero degli stand presenti nella Piazza d'Armi, e , nonostante il tempo non proprio favorevole, la cittadinanza ha fatto la propria presenza. "Questa festa - dice la presidente di Orviet'AMA Antonella Fortunati - ci ha dato l'opportunità di interloquire con le altre associazioni con le quali continueremo a lavorare anche nei prossimi mesi". 

Si è trattato  insomma di un'iniziativa  che ha evidenziato l'importanza della collaborazione tra i gruppi stessi, e tra questi e l'esterno. A mettere in evidenza questi aspetti, sono stati i due convegni che si sono tenuti a Palazzo dei Sette , e cioè "Il Fare Insieme" e "I gruppi di auto-mutuo-aiuto incontrano il volontariato". Sono state occasioni per far emergere esperienze di gruppi costituitosi fuori dal nostro territorio e per raffrontare le esperienze di gestione e di collaborazione con le istituzioni; più specificatamente sul nostro territorio si è messo in evidenza che, pur essendo questi in crescita, (attualmente ne sono attivi sette), sono ancora poco conosciuti dalla popolazione, tanto che  solo il 30% sa di cosa si tratti: c'è quindi la necessità di un lavoro ancora lungo di informazione esterna: ecco quindi l'importanza di strutture come il Forum del Terzo Settore, un'associazione di secondo livello che raccoglie al suo interno dodici associazioni, e il Centro servizi del volontariato, che svolge un importante ruolo di consulenza e supporto alle realtà  che ne hanno necessità.