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Rappresenteranno simbolicamente le principali organizzazioni che da anni danno battaglia per sostituire il piccione in carne ed ossa nella raggiera con uno finto Il programma dei festeggiamenti

foto di copertina

ORVIETO - Una cinquantina sarebbero gli animalisti attesi per stamani in piazza Duomo per assistere al rituale della Palombella: una rappresentanza simbolica delle principali organizzazioni (Una, Lav e alcune associazioni marchigiane) che da anni danno battaglia per sostituire il piccione in carne ed ossa nella raggiera con uno finto.  Pronto ormai da giorni il piano di sicurezza delle forze dell'ordine anche perchè quest'anno gli animalisti hanno annunciato la loro presenza in piazza già dall'indomani della decisione dell'Opera del Duomo di mantenere l'uso tradizionale della colomba viva a cui - e qui sta la novità - verrà evitato il tedio dei mortaretti che esploderanno prima e non durante il "volo" della raggiera.

Una decisione che ha scontentato e stupito gli animalisti che, viste le premesse dello scorso anno all'istituzione del tavolo di confronto, si aspettavano una maggiore apertura, da parte dell'Opera del Duomo, alle loro tesi.  Animalisti che ora non rinunciano a prendersela anche con le autorità religiose.  "Da una parte - tuona Ebe delle Fabbriche - fanno le bizze contro un film che narra una storia su Gesù sentendosene offesi, dall'altra continuano a sostenere un'altra favola (che ha l'aspetto truculento della superstizione barbarica ed atea) non sostenuta da alcun documento storico-religioso.  Negli Atti degli Apostoli non si parla mai della discesa dello spirito santo sotto le vesti di una colomba, per giunta legata e imprigionata nonché terrorizzata, ma solo di fiamme che verrebbero a colmare di spirito i presenti fra tuoni e non certo fra mortaretti e suoni di tamburi.  Ci troviamo di fronte ad un vero squallore culturale e religioso e ce ne doliamo per loro".  

Ma la soluzione di mediazione individuata dall'Opera del Duomo non ha convinto fino in fondo neanche i tradizionalisti più ferventi, al punto che c'è anche chi teme che gli orvietani stamani non vengano in piazza.  E proprio per scongiurare questa evenienza che si è affacciata la proposta di Nicoletta De Angelis che, agli orvietani fautori del piccione vivo, ha suggerito di venire in piazza con indosso qualcosa di bianco.  Ed è così che chi parteggia per la tradizione potrà testimoniarlo venendo in piazza Duomo con indosso qualcosa dello stesso colore della colomba: una camicia, una giacca o semplicemente un fiocco che testimoni l'attaccamento alla rituale tradizionale e alla festa più contestata del calendario orvietano.   Insomma c'è solo da sperare che la festa mantenga alto il suo appeal e che, per il futuro, passi finalmente una soluzione largamente partecipata e condivisa perché, nel giorno della Pentecoste, si faccia veramente festa, in piazza e sul sagrato della Cattedrale, nel segno della pace ritrovata.

Pubblicato il: 04/06/2006

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