Internet hard alle elementari. Non si placa lo scandalo

ORVIETO - Non si placa sulla Rupe lo scandalo delle immagini a luci rosse rubate su internet dai bambini delle elementari di piazza Marconi.  E soprattutto non si placa la rabbia dei genitori, che decisi ad andare fino in fondo, sembrerebbero intenzionati anche ad assumere iniziative legali. Intanto si attende l'ispezione che lunedì mattina un addetto del Centro servizi amministrativi provinciale effettuerà presso la scuola sui computer "incriminati" per capire esattamente tutti i contorni della faccenda: in quali ore i bambini hanno navigato fuori dal controllo del docente, quali sono stati, esattamente, i siti visitati e da quanto tempo va avanti questa storia.  "Soltanto allora - come ha precisato la dottoressa Pierini, vicario del dirigente amministrativo della scuola la dottoressa Adriana Tomassini - potremo sapere precisamente e senza ombra di dubbio come sono andate le cose. Per ora, anche se in proposito siamo vicini alla certezza visto che la cosa sembra riguardare soltanto alcuni bambini che svolgono una certa attività in una determinata ora, preferiamo andarci con i piedi di piombo".

La quasi certezza sarebbe quella che i bambini - due o tre a detta dell'amministrazione scolastica - fuori dal controllo della maestra, abbiano avuto accesso a siti "proibiti" tramite paroline chiave digitate su un motore di ricerca.  Il tutto, probabilmente, durante l'ora destinata all'insegnamento della materia sostitutiva della religione. La scuola è letteralmente nella bufera.