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Cinghiali in aumento, gli agricoltori devono poter cacciare durante tutto l'anno all'interno della loro proprietà

Lo chiede a gran voce Roberto Poggioni, presidente dell'Unione agricoltori

ORVIETO - Cinghiali in aumento, gli agricoltori devono poter cacciare durante tutto l'anno all'interno della loro proprietà. Lo chiede a gran voce Roberto Poggioni, presidente dell'Unione agricoltori a fronte di dati che parlano di una presenza di 12mila cinghiali sul territorio provinciale contro un'esistenza normale di 4 mila unità. "Avvicinandosi il periodo della raccolta delle uve e di altri prodotti agricoli, si prospettano situazioni gravissime, che potrebbero pregiudicare la stagione a venire - spiega il presidente Poggioni - si ritiene opportuno sottolineare, che il risarcimento danni, in ogni caso sempre sottostimato oltre che erogato tardivamente, non è assolutamente da considerare come rimedio al problema, in quanto un compenso monetario non può sostituire la produzione".

"Nell'immediato - chiede di conseguenza Confagricoltura - sarebbe opportuno anticipare l'apertura della caccia al cinghiale al 15 agosto (anziché il 1 ottobre), tuttavia la soluzione auspicata, consiste nell'autorizzare i proprietari, o chi per loro, a cacciare gli animali all'interno delle proprie aziende per tutto l'arco dell'anno.  E' da precisare tuttavia che si tratterebbe di un prelievo di carattere diverso dall'attività venatoria, da concertare con le autorità competenti. Il problema di cui trattasi oltretutto, risulta particolarmente grave anche sotto il profilo dell'"ordine pubblico". E' nota infatti la pericolosità che ormai questi animali hanno per l'incolumità delle persone che vivono e lavorano nelle campagne".

Pubblicato il: 02/06/2006

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