Turismo. Paura del futuro
Forte preoccupazione per il 2003. Alberghi in calo e crisi internazionale che mette a rischio arrivi e presenze. Mettere in discussione il binomio Umbria-campagna su cui è costruita l'immagine dell'Umbria Cultura e città d'arte contenuti da divugare
Società
Riunione fra tutti i soggetti pubblici e privati e le istituzioni per fare il punto della situazione del turismo nella provincia, sulle sue prospettive per il 2003 a seguito della situazione internazionale e sulle possibili ricadute che questa potrebbe avere sul settore. All'incontro, convocato per lunedì 7 dall'assessore provinciale al Turismo Fabio Paparelli, presente alla riunione, ha partecipato l'assessore regionale al Turismo Gianfranco Maddoli, i rappresentanti del Ditt, dell'Stl, del Consorzio Orvieto Promotion di Orvieto, oltre ai rappresentanti dei più importanti Comuni del territorio provinciale e delle associazioni di categoria. Il quadro che è emerso al termine dell'incontro vede una forte preoccupazione delle istituzioni e degli operatori per un 2003 che si presenta con alcune incognite.
Nel corso del dibattito è stato posto l'accento sulle vicende internazionali dell'ultimo biennio, a partire dall'11 settembre 2001, fino alla guerra in Iraq, a cui si aggiungono i rischi legati alle questioni sanitarie e alla recessione economica e che stanno facendo diminuire le affluenze turistiche in Italia ed anche nel nostro territorio.
Le istituzioni locali e gli operatori hanno fatto presente all'assessore Maddoli la necessità, di fronte alla crisi in atto, di interventi straordinari sul versante della promozione e della commercializzazione.
In particolare l'assessore al Turismo del Comune di Terni Alberto Pileri, ha sottolineato la necessità di valorizzare maggiormente il turismo legato ai centri storici e alle città d'arte. «C'è una sofferenza delle strutture ricettive tradizionali - ha affermato Pileri - dovuta non solo alla crisi in atto, ma anche ad una strategia di promozione complessiva dell'Umbria spostata verso il binomio Umbria-campagna, che penalizza la valorizzazione dei prodotti innovativi e dei centri storici».
Il concetto è stato ripreso anche dall'assessore Paparelli il quale ha ribadito la necessità di un equilibrio nella costruzione e promozione dell'offerta turistica dell'Umbria tra prodotti tradizionali e immagine di una regione fortemente ancorata alla modernità. Paparelli ha messo in guardia sulla crisi che rischia di coinvolgere, ha detto, non solo le strutture ricettive, ma anche le agenzie di viaggio e il resto degli operatori. È necessario - ha poi proposto l'assessore - istituire subito un tavolo regionale di confronto tra soggetti pubblici e privati che affronti con efficacia le problematiche del settore in maniera sinergica. Occorre inoltre attivare senza ulteriori ritardi anche un Osservatorio sui flussi turistici che possa fornire dati in tempo reale per permettere un programmazione migliore e puntuale. Il presidente del Distretto turistico integrato Claudio Torcolacci ha rafforzato le tesi degli enti locali affermando la necessità di una promozione del marchio Umbria che tenga conto delle peculiarità dei prodotti piuttosto che dei territori, chiedendo maggiore attenzione verso quelle parti dell'Umbria attualmente più deboli sui mercati turistici. Mario Ruozi Beretta, presidente della Camera di Commercio di Terni, si è invece soffermato maggiormente sulla crisi del settore alberghiero. «Non è soltanto la guerra - ha detto - ad influire negativamente sulle strutture ricettive, c'è anche un problema legato alla recessione economica in atto ed all'emersione dell'offerta in nero che fa sentire i suoi effetti sulle strutture regolari. Il nostro sistema può essere competitivo anche integrandosi con l'offerta romana rispetto alla quale è in grado di offrire prezzi molto più concorrenziali».
Durante il dibattito sono intervenuti anche l'assessore al Turismo del Comune di Narni Gianni Di Mattia e Luisa Basili del Consorzio Orvieto Promotion, la quale ha ribadito la necessità, per affrontare al meglio la crisi in atto, che la regione coordini e impieghi in maniera sinergica le risorse di cui dispone per una promozione integrata dell'Umbria così da poter mettere sul mercato maggiori risorse.
L'assessore regionale Maddoli nel suo intervento conclusivo ha concordato sul fatto che per il Ternano la promozione della sola Umbria verde non è più sufficiente e che devono invece essere rafforzati anche altri settori emergenti come quello del turismo cinematografico. Il rappresentante della Regione ha sostanzialmente accolto tutte le richieste pervenute da parte degli intervenuti, dichiarandosi d'accordo sulla necessità di una promozione fatta per prodotti e con strategie diversificate e di un Osservatorio sul turismo che possa fornire dati e informazioni in tempi più rapidi e di un tavolo di concertazione fra tutti i soggetti operanti nel settore. Maddoli ha anche riconosciuto i problemi derivanti alle strutture ricettive tradizionali dall'esistenza del sommerso, dichiarando le necessità di un promozione che focalizzi l'attenzione soprattutto sull'Europa e sul mercato italiano, proponendo una Conferenza regionale sul turismo che a Terni verrà preceduta da un Workshop organizzato dal Sistema turistico locale il quale, in quell'occasione, presenterà anche il nuovo Piano di sviluppo turistico.
Pubblicato il: 10/04/2003