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Centotrentatremila euro per ponte Giulio

Iniziati i lavori per la messa in sicurezza delle antiche vestigia adiacenti all'omonima zona industriale, alle porte di Orvieto. Su quel ponte passava la strada verso Chiusi

foto di copertina

ORVIETO - Centotrentatré mila euro per ponte Giulio.  E' con questi fondi stanziati dal ministero che la Sopraintendenza per i beni culturali questa settimana ha iniziato i lavori per la messa in sicurezza delle antiche vestigia adiacenti all'omonima zona industriale, alle porte di Orvieto.  
Dopo anni di oblio, l'obiettivo adesso è di completare la ripulitura del ponte - iniziata dal proprietario del terreno - e scongiurare, almeno, il rischio di ulteriori crolli.  "Non è un grosso stanziamento - premette l'architetto Raffaele Davanzo che coordina i lavori - ma consentirà, in questa fase, di portare a termine un primo intervento, almeno sulla parte romana del ponte che è quella più malmessa, e ripulirlo da quelle radici più insidiose che ne compromettono la stabilità".  Il cantiere aperto in questi giorni dovrebbe chiudere entro l'anno, in attesa di ulteriori stanziamenti per portare a termine l'intervento di recupero.  L'antico ponte sul Paglia che collegava la città di Orvieto con Chiusi è un patrimonio storico archeologico importante.  

Basti pensare che è citato già a partire dal XIV secolo e acquistò l'attuale nome nel 1506, quando Giulio II ne ordinò la ricostruzione.  Da allora è ricordato con continuità delle fonti che segnalano ricorrenti restauri, soprattutto per i danneggiamenti subiti dal ponte a causa dalle continue deviazioni del corso del fiume Paglia e le conseguenti piene.  Fino al 1737, quando un'incisione rappresenta ponte Giulio con cinque arcate ancora in piedi e tre crollate.  Alla fine del '500 venne anche incaricato per la redazione del progetto di restauro l'architetto orvietano Ippolito Scalza. Negli ultimi anni, divorato dalle erbacce e sfiorato giornalmente dai mezzi pesanti che percorrono la strada dell'omonima zona industriale, il ponte era del tutto caduto nell'oblio.

Pubblicato il: 22/05/2006

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