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Il Premio Barzini è stato assegnato a Franco Venturini

Consegnato ieri all'inviato del Corriere dell Sera il prestigioso premio giunto alla sedicesima edizione

ORVIETO -  ''In un giornalismo che le nuove tecnologie e la globalizzazione informatica costringono ad aggiornarsi di continuo, la figura dell'inviato e quella affine dell' inviato-commentatore, lungi dall'appartenere al passato, offrono la più valida delle risposte al rischio dell'omologazione mediatica".  
E' quanto ha detto, ieri pomeriggio, l'inviato del Corriere della Sera, Franco Venturini(nella foto) nel ritirare il diciassettesimo premio Luigi Barzini all'inviato speciale, nella cornice della sala dei 400 di palazzo del Popolo.
Alla cerimonia, preceduta dall'orazione civile tenuta dal vincitore dello scorso anno (l'inviato de La Repubblica in Cina, Federico Rampini), Venturini ha voluto ricordare "l'unicita' della stampa scritta rispetto a quella elettronica". "Proseguire su questa strada - ha aggiunto - raccogliendo in forme moderne il grande esempio di Luigi Barzini, e' la sfida che il giornalismo, non soltanto italiano, ha di fronte''. Il Premio, organizzato dal Comune di Orvieto con il contributo dell'Eni, della San Giorgio Spa e della Fondazione Cro, è un appuntamento che ormai da sedici anni richiama in città i nomi più prestigiosi del giornalismo italiano, puntando l'attenzione su una professionalità storica, quella dell'inviato speciale, appunto. Non è potuto mancare anche un riferimento allo scandalo che ha investito il mondo del calcio, con l'augurio, da parte di Venturini che il giornalismo investigativo italiano "abbia più coraggio": ''i giornalisti - ha detto Venturini - spesso invidiano i loro colleghi che denunciano la mela marcia. Questo in Italia lo fa sovente la magistratura anziché il giornalismo''.

Nato a Venezia nel 1946, Franco Venturini è stato per anni inviato speciale in varie parti del mondo e per molti anni il corrispondente da Mosca della prima testata giornalistica italiana. Attualmente è una tra le firme di punta del giornale di via Solferino. Ha iniziato la carriera giornalistica nel 1966 al "Telegrafo" di Livorno. Dal 1969 al 1973 ha lavorato al "Gazzettino" di Venezia e, successivamente, al "Tempo" di Roma sotto la direzione di Gianni Letta, prima di approdare al Corriere della Sera nel 1986.

Pubblicato il: 21/05/2006

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