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Serve un impegno nuovo per rilanciare lo sviluppo dell'Alto orvietano

L'Assessore Ottone risponde ad un'interrogazione del consigliere Buconi (PDCI) che lamenta gli scarsi effetti prodotti sull'economia da programmi comunitari, nazionali e regionali

"Dopo i rilevanti investimenti comunitari, nazionali e regionali, è ora tempo di individuare nuove ed originali  direttrici di sviluppo che dovranno caratterizzare l'Alto orvietano nei prossimi 5 anni". Lo ha affermato l'assessore provinciale alle "Attività produttive", Carlo Ottone, rispondendo ad una interrogazione presentata sull'argomento dal consigliere Danilo Buconi (PDCI), in cui si chiedevano "adeguate misure di sostegno per il rilancio economico dell'Alto orvietano sotto il profilo economico, sociale e culturale".
"Dobbiamo individuare nuove forme di imprenditoria e nuovi sbocchi occupazionali, anche in settori innovativi  -ha proseguito Ottone-  attraverso un impegno comune e scelte condivise e coordinate. Al riguardo entro il mese di giugno promuoveremo un tavolo di confronto con i comuni e le categorie interessate nel cui ambito sarà possibile individuare una strategia unitaria".
Parzialmente soddisfatto per le risposte ricevute si è dichiarato il consigliere Buconi, il quale ha tenuto a sottolineare che "il Patto VATO ed il programma Leader-plus hanno prodotto scarsi effetti nell'economia dei piccoli Comuni dell'Alto orvietano, mentre il PRUSST è rimasto alla fase preliminare. La Provincia deve assumere il coordinamento di tutti i comuni e prevedere incontri con tutte le parti sociali al fine di rimodellare le strategie e definire un'azione concertata in direzione dei vari settori produttivi. Serve un impegno straordinario verso questo territorio che possiede molte potenzialità".
Per sollecitare l'intervento di altri consiglieri su questo tema, Buconi ha annunciato l'intenzione di trasformare l'interrogazione in mozione.

Pubblicato il: 20/05/2006

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