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Una multinazionale interessata all'acqua del Tione

Mentre potrebbe risolversi questo problema, è ancora in alto mare la definizione di soluzioni per MCO...

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Dall'acqua che fa scendere la pressione al drink che solleva lo spirito.  A questo "salto di qualità" sembrerebbe destinato lo stabilimento orvietano Tione cui sarebbe interessata una multinazionale che produce bevande energetiche.  La notizia se confermata aprirebbe uno spiraglio nella crisi dello stabilimento per l'imbottigliamento dell'acqua del Tione che il gruppo Nestlè-San Pellegrino, proprietario del marchio è intenzionato ad abbandonare nel giro di pochi mesi.

L'ipotesi pare più che concreta anche se il condizionale in questi casi è d'obbligo. L'interesse, tuttavia, sarebbe confermato anche da un sopralluogo tecnico da parte della società che sarebbe fissato per domattina. Voci accreditate parlano anche di una certa garanzia dal punto di vista occupazionale, nel caso dell'ingresso della multinazionale, il cui nome resta top secret. Motivo questo di ragionevole ottimismo, dunque, per i dipendenti del Tione, in tutto una ventina, attualmente col posto a rischio. Pare, infatti, che la multinazionale sia in grado di mantenere i livelli occupazionali forse anche con qualche possibile progetto di potenziamento della forza lavoro.

Intanto prosegue lo sforzo delle istituzioni per scongiurare la chiusura di questa realtà produttiva dopo lo stillicidio che ha decretato la scomparsa di aziende su aziende negli ultimi anni nell'Orvietano. Per ultima, in ordine di tempo la Mco per la quale, con 82 dipendenti in cassa integrazione, non si intravedono ancora soluzioni di sorta. E' dalla Provincia, infatti, che arriva la notizia di un tavolo imminente. "A breve sarà promosso un tavolo interistituzionale - annuncia l'assessore provinciale alle Attività produttive, Carlo Ottone, in risposta a due interrogazioni presentate sull'argomento da Ds e An - con la presenza di rappresentanti di Regione, Provincia, Comune di Orvieto, Sviluppumbria e Gepafin per individuare una linea strategica che possa scongiurare la chiusura dello stabilimento d'imbottigliamento del Tione".

Annunciando che nei prossimi giorni si terrà una riunione con i rappresentanti sindacali e che, poi, si cercherà di promuovere un incontro con la società, l'assessore Ottone ha precisato che "da questi incontri emergeranno le vere intenzioni della proprietà e si potrà procedere ad un'azione comune per evitare la chiusura dello stabilimento orvietano, non escludendo la possibilità di ricercare altri imprenditori interessati a rilevare l'azienda". I Ds, poi, hanno insistito per verificare le possibilità di rilancio della realtà produttiva, auspicando "azioni mirate per sollecitare la società a valorizzare adeguatamente il marchio o a ripristinarne la commercializzazione come Acqua Panna". Il consigliere Montegiove, invece, ha annunciato che chiederà approfondimenti attraverso una mozione.

 

Pubblicato il: 18/05/2006

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