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Truffa ad un'anziana

Usata la tecnica classica di questi delinquenti: rassicurarl la persona e farsi consegnare soldi disponibili...

ORVIETO - Non gli era sembrata esattamente la voce del genero che le diceva di ritirare tranquillamente l'anello e sborsare tra i 7 e gli 800 euro. Eppure è così, con il presunto familiare dall'altro capo del telefono che la rassicurava, che un'anziana ultrasettantenne dell'Orvietano è caduta nella trappola di due collaudati truffatori. Ed ha acquistato un prezioso, rivelatosi poi un'autentica "patacca", pagandolo banconota su banconota con i soldi che teneva in casa. E' successo giovedì pomeriggio in un paesino dell'Orvietano. La malcapitata è una settantenne che si è vista arrivare in casa due uomini, a bordo di un'automobile, che cercavano di convincerla a ritirare il gioiello, a detta loro, ordinato dal genero. "Tranquilla guardi, lo chiamiamo". Le hanno anche detto, tirando fuori il cellulare e facendo espressamente il nome esatto del parente della signora. A quel punto la donna che, pure non aveva riconosciuto come familiare quella voce al telefono che la rassicurava e, anzi, la pregava di ritirare il pacco e anticipare per lui i soldi, ci è cascata. Problemi di campo, un po' di fruscio, una telefonata veloce e il gioco è fatto. L'anziana signora, insospettita ma tranquillizzata dell'estrema naturalezza e confidenza ostentata dai truffatori, ha pensato che non ci fosse nulla che non andava e, addirittura dietro rilascio della fattura (falsa, ovviamente), ha tirato fuori i soldi. Per rimanere con un palmo di naso mezz'ora dopo quando ha scoperto l'inghippo: che l'anello era una cianfrusaglia, che il genero non l'aveva mai ordinato e che l'uomo con cui aveva parlato al telefono non era altri che un complice in tutta la sceneggiata che era servita solo ad alleggerirle, e non di poco, il portafogli.

Con la stessa tecnica del "prezioso" da ritirare altre 3 sono state, negli ultimi tempi,  le truffe nell'Orvietano. Un genere di reato, fanno notare i carabinieri, che fa leva sull'estrema e, a volte, eccessiva fiducia nel prossimo che persiste ancora nei piccoli centri tra Orvieto e l'Orvietano. Statisticamente le vittime sono in genere persone dai 50 anni in su. Al 112, 37 sono state le denunce per truffa (in senso più generale) nel 2005, 16 i colpi scoperti.

Pubblicato il: 14/05/2006

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