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Gli animasti, delusi, dichiarano guerra alla Palombella e annunciano che saranno presenti in piazza nel giorno della festa

Le maggiori associazioni animaliste italiane hanno ricominciato la lotta contro la festa della "Palombella"...

foto di copertina

ORVIETO - Gli animasti, delusi, dichiarano guerra alla Palombella e annunciano che saranno presenti in piazza nel giorno della festa.  "La decisione di non far esplodere i petardi all'arrivo della colomba lascia deluse le aspettative di tutte le associazioni che si battono per la palombella: Animalisti italiani, movimento Una e movimento Umani dalla parte della colomba - dichiara Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani - il tavolo delle trattative avviato lo scorso anno dagli organizzatori appena prima dell'edizione 2005 della "festa", si è dimostrato un semplice espediente per evitare la prevista manifestazione in piazza. L'Opera del Duomo non ha più contattato le associazioni animaliste intervenute a quello che è stato il primo ed ultimo incontro". "Le modalità che si intendono adottare per la prossima edizione risultano evidentemente insufficienti per la salute e la tutela psicofisica dell'animale - puntualizzano - ed è ancor più evidente, come non sia stato affatto compreso - o si finga di non comprendere - il senso profondo della richiesta degli animalisti. Da anni l'unica precisa richiesta avanzata è quella di sostituire la colomba con un simulacro inanimato ed impedire il reiterarsi di un maltrattamento palese e assolutamente inaccettabile". "Lo stesso vescovo di Orvieto - aggiungono - proprio nell'incontro con gli animalisti di un anno fa, aveva sottolineato come nell'iconografia cristiana non si parli affatto di una colomba nella raffigurazione della Pentecoste, nella quale lo Spirito Santo è in effetti simboleggiato da un fuoco sacro". "Sollecitiamo - concludono - l'Opera del Duomo e il sindaco di Orvieto affinché venga finalmente e definitivamente assunto l'impegno di sostituire l'animale con un simulacro inanimato". Dello stesso tono la presa di posizione delle trenta associazioni marchigiane aderenti al coordinamento associazioni animaliste Regione Marche (Caarm) che annunciano la loro presenza in piazza domenica 4 giugno.

Di seguito le prese di posizione integrali delle associazioni:

A nome delle trenta associazioni marchigiane che aderiscono al Coordinamento Associazioni Animaliste Regione Marche (CAARM) che ha sede presso il Comune di Ancona, esprimiamo la più profonda delusione, dopo gli incontri dello scorso anno, nel constatare , ancora una volta, che non si è voluto e non si vuole prendere atto che la nostra posizione è contro l'uso strumentale  di un essere vivente per anifestazioni di qualsiasi genere soprattutto poi se sacre.                                                                                                                                                                                                          Nonsi vuole capire che non è questione di un mortaretto in più o in meno, che se anche venisse adagiata in un cuscino di seta tra petali di fiori ci troverebbe contrari: è il "PRINCIPIO" che conta , è il dimostrarsi consapevoli che tali tradizioni appartengono ad una figura di "UOMO" che ormai non ci appartiene più. Peccato, un'altra occasione perduta.
Con la presente, inoltre, ci dissociamo dalla  posizione  "pilatesca" da parte di un'unica associazione marchigiana che rappresenta solo se stessa. Ricordiamo, comunque, che a differenza di chi lo scorso anno ci ha ricevuto in un evidentemente discutibile tavolo delle trattative al quale avevamo aderito in perfetta "buona fede".      Noi le promesse le manteniamo, ci vedremo, quindi,  domenica 4 giugno.

Distinti saluti   Il presidente Cav. Cesare Sparapani

(Antonio Bruno presidente dell'associazione Chicco e Fuffi la cui posizione è definita "pilatesca" dal Caarm ha espresso - come ha chiarito lo stesso Bruno - "SOLO E SOLAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CHE NON COINVOLGE TUTTE LE ALTRE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE")

Questa la posizione di "Animalisti italiani"

FESTA DELLA PALOMBELLA DI ORVIETO 2006: ANCORA CRUDELTA' E DELUSIONE PER ANIMALISTI ITALIANI, MOVIMENTO UNA E MOVIMENTO UMANI DALLA PARTE DELLA COLOMBA.

Il 4 giugno avrà luogo la Festa della Palombella ad Orvieto, con l'ennesimo maltrattamento che da secoli subisce la colomba di turno, in nome della tradizione.

"Quest'anno l'Opera del Duomo di Orvieto ha deciso di non far esplodere i petardi all'arrivo della colomba, unicamente per tranquillizzare gli animi di quanti si battono da anni contro questa tortura. Rimane il fatto che l'animale verrà inserito in un tubo di plastica e sottoposto comunque a violento stress emotivo e fisico. Questa decisione lascia comunque deluse le aspettative di tutte le associazioni che si battono per la palombella: Animalisti Italiani, Movimento UNA e Movimento Umani dalla parte della colomba" - dichiara Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti Italiani - "Il tavolo delle trattative avviato lo scorso anno dagli organizzatori appena prima dell'edizione 2005 della "festa", si è dimostrato un semplice espediente per evitare la prevista manifestazione in piazza. L'Opera del Duomo non ha più contattato le associazioni animaliste intervenute a quello che è stato il primo ed ultimo incontro. Le modalità che si intendono adottare per la prossima edizione (espresse dall'Opera del Duomo in un comunicato datato 29-4-06) risultano  evidentemente insufficienti per la salute e la tutela psicofisica del'animale ed è ancor più evidente, come non sia stato affatto compreso - o si finga di non comprendere - il senso profondo della richiesta degli animalisti. Da anni l'unica precisa richiesta avanzata è quella di sostituire la colomba con un simulacro inanimato ed impedire il reiterarsi di un maltrattamento palese e assolutamente inaccettabile."

"Lo stesso Vescovo di Orvieto, mons. Giovanni Scanavino, proprio nell'incontro con gli animalisti di un anno fa, davanti ai rappresentanti dell'Opera del Duomo, aveva sottolineato come nell'iconografia cristiana non si parli affatto di una colomba nella raffigurazione della Pentecoste, nella quale lo Spirito Santo è in effetti simboleggiato da un fuoco sacro" dichiara il Movimento Umani dalla parte della colomba - "Si legge negli Atti degli Apostoli: «Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo. » E' evidente che l'utilizzo dell'animale vivo rappresenta un pretesto per attirare maggiormente l'attenzione sull'evento, in nome del business, del turismo e di una tradizione arcaica, senza alcun rispetto né compassione per un essere vivente".

"Sollecitiamo l'Opera del Duomo e il Sindaco di Orvieto affinché venga finalmente e definitivamente assunto l'impegno di sostituire l'animale con un simulacro inanimato" - dichiara Ebe Dalle Fabbriche, Presidente del Movimento UNA - "In assenza di un cambiamento radicale, continuerà la civile protesta di chi pensa che gli animali non esistono sulla Terra ad uso e consumo dell'uomo, ma meritano rispetto come ogni altro essere vivente".

                                          

Pubblicato il: 13/05/2006

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