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"Della vita non si fa mercato". Convegno organizzato dalla Caritas

In collaborazione con il Comune di Baschi ed il patrocinio della Provincia di Terni. Sabato 13 maggio alle 16.00 presso la sala convegni del Comune di Baschi

foto di copertina

La Caritas diocesana di Orvieto-Todi promuove, in collaborazione con il Comune di Baschi ed il patrocinio della Provincia di Terni, un convegno sul tema della tratta, dal titolo "DELLA VITA NON SI FA MERCATO".
L'incontro si svolgerà sabato 13 maggio alle ore 16.00 presso la sala convegni del Comune di Baschi.
Interverrà alla conferenza don Aldo Buonaiuto della "COMUNITA' PAPA GIOVANNI XXIII". Il coordinamento sarà affidato a Marcello Rinaldi, direttore della Caritas diocesana di Orvieto-Todi.

Il convegno di Baschi si pone come momento di seria riflessione sulla problema umanitario e sociale della tratta, che coinvolge in Italia ed anche nelle nostre zone molte donne, soprattutto straniere, sottoposte allo sfruttamento sessuale a fini di prostituzione.

La piaga della tratta
La tratta o riduzione in schiavitù, fenomeno del quale si parla forse poco, rappresenta uno dei crimini più atroci che riguarda, anche in Italia, donne e minori provenienti da Paesi extracomunitari e non, che vengono costretti, sotto la spinta di violenze, minacce o raggiri, a prostituirsi in cambio di denaro.
In Italia, così come nel resto dell'Unione Europea, il fenomeno è aumentato considerevolmente negli ultimi anni e le cause sono da ricercare nelle condizioni che caratterizzano i contesti di provenienza delle vittime, ossia la povertà, la disoccupazione, la carenza di educazione e il mancato accesso alle risorse.
L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni stima che circa un milione di esseri umani sono trafficati ogni anno nel mondo e 500 mila in Europa. In Italia, per quanto riguarda la tratta per sfruttamento sessuale, pur nella difficoltà di poter avere dati certi sul fenomeno per il suo carattere di clandestinità, si stima che siano coinvolti in questo vortice tra le 15 e 22 mila donne.

Un aiuto concreto alle donne vittime della tratta: il progetto Elena e Flora
La Caritas diocesana da diversi anni è molto attiva nel campo dell'aiuto e del sostegno alle donne sottoposte a sfruttamento ed ha messo in campo diverse iniziative, sia a livello formativo per preparare operatori specializzati nel settore, sia azioni concrete a favore di persone sottratte allo sfruttamento.
Esiste infatti da diversi anni un progetto finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità in base alla legge 286 del 1998, e cofinanziato dai Comuni di Orvieto, Todi e Baschi, attuato dall'Istituto Crsispolti di Todi e dalla Caritas Diocesana.
Il progetto, giunto alla sua quarta annualità, si chiama "Elena e Flora" (in riferimento ad un avvenimento della vita di S. Filippo Benizi, che con la predicazione ed il suo aiuto distolse due donne dalla vita dissoluta, che divennero poi le prime suore di clausura dell'Ordine dei Serviti), esso offre protezione sociale a donne che decidono di affrancarsi dalla schiavitù in cui sono costrette, alcune di loro anche a seguito di denunce nei confronti degli sfruttatori.
Il progetto, in questi anni, ha sottratto allo sfruttamento della prostituzione decine di giovani donne, provenienti da paesi extracomunitari e dell'Est Europeo, tutte vittime della tratta.

 

 

Pubblicato il: 12/05/2006

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