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Dati Confindustria. Il turismo umbro è in affanno

Durante le festività dei giorni scorsi incassi inferiori a quelli del 2005, nonostante l'anno scorso ci siano stati meno giorni di festivi...

Il turismo umbro, secondo i dati di Confindustria di Perugia, è in affanno.

Ad evidenziarlo i dati sulle presenze durante le festività di Pasqua, del 25 aprile e del primo maggio raccolti dall'associazione tra gli albergatori iscritti.
Rispetto allo stesso periodo del 2005 il 62,5% degli albergatori intervistati sostiene che la situazione è stata stazionaria. Il 25% ha registrato una diminuzione contenuta tra il 10 e il 20 per cento e il 12,5% ha registrato un incremento nell'occupazione delle stanze.
Gli incassi del 2006 sono inferiori a quelli del 2005 nonostante l'anno scorso ci siano stati meno giorni di festivi.
Le cause della diminuzione dei tempi di permanenza e della stazionarietà della situazione sono attribuibili principalmente alla crisi economica, ''ma anche - sostiene Dante Palazzetti, presidente del sindacato dell'Industria del Turismo di Confindustria Perugia - a un aumento incontrollato dell'offerta di posti letto soprattutto nelle strutture extralberghiere. Questo costringe gli albergatori ad abbassare i prezzi per rimanere sul mercato, ma sul medio e lungo termine questa strada porterà una ricaduta negativa sulla qualità dei servizi''. ''I ricavi medi annuali delle aziende - aggiunge Palazzetti - sono in costante diminuzione, con il risultato che si assiste a una contrazione degli investimenti e dell'occupazione regolare, a discapito della qualità dei servizi. Si è parlato tanto in questi anni della necessità di portare in Umbria un turismo di qualità, ma a queste condizioni possiamo fare solo turismo mordi e fuggi''

Pubblicato il: 10/05/2006

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