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Danni per il maltempo 2004. Otto cantieri aperti

L'assessore Germani e i tecnici fanno il punto sulle metodologie per impegnare i 2milioni400mila euro asseganti...

I finanziamenti relativi alla dichiarazione dello stato di emergenza sui danni provocati dal maltempo del dicembre 2004 (2 milioni e quattrocentomila euro), le relative fasi di progettazione delle opere e gli interventi di ripristino sono stati analizzati ieri in una apposita riunione tra i tecnici ed i responsabili dei procedimenti al fine di accelerare le varie fasi.

Otto cantieri nelle zone di Corbara, Sugano, Rocca Ripesena, Badia, sulle quali si concentreranno gli interventi e le opere di ripristino e consolidamento.

La prima fase vedrà l'assegnazione degli incarichi per la progettazione degli interventi, seguita dall'affidamento dei lavori alle ditte che concorreranno per l'appalto. "Puntiamo a tempi strettissimi e ad interventi che mettano in sicurezza sia il territorio che i centri interessati al fenomeno - dice l'assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Germani - ci impegneremo in una campagna di informazione con i cittadini perché abbiano consapevolezza sul grande lavoro svolto sia in fase istruttoria, sia in sede di definizione delle risorse assegnate all'Orvietano. E' bene ricordare infatti, che il lavoro svolto dalle nostre strutture tecnico-operative della Protezione civile e del Centro servizi manutentivi ha permesso di far ricadere sul territorio orvietano e negli altri comuni finanziamenti per oltre un milione di euro, che vanno ad aggiungersi ai due milioni e quattrocentomila euro destinati ad Orvieto".
"Alcuni cantieri, Corbara e Sugano - precisa l'assessore - sono già iniziati attraverso anticipazioni di risorse proprie del Comune; per Badia e Rocca, oltre a piccoli interventi di messa in sicurezza e di ripristino minimo, riteniamo di poter studiare un progetto organico che ci dia il quadro della situazione definitivo. Per Sugano in particolare, il modello operativo non potrà che ricalcare quanto già attuato per la Rupe di Orvieto. Per questo, sull'insieme delle opere, pensiamo di avvalerci anche della supervisione dell'Alta Scuola per la conservazione e la manutenzione dei centri storici in territori instabili. A breve incontreremo gli altri Comuni della zona per definire procedure omogenee che, anche in questo caso, possano favorire un percorso d'area coordinato".

Pubblicato il: 09/05/2006

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