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Rapina a Canale. Caccia al complice

Uno dei rapinatori  avrebbe dovuto ricoverarsi in una comunità di recupero. Il commissariato sta lavorando su varie piste in attesa di entrare in possesso degli esiti degli esami in corso alla Scientifica di Terni

ORVIETO - Avrebbe dovuto ricoverarsi in una comunità di recupero del Bolognese, invece era ad Orvieto a rapinare le poste. Luigi Milonia, il maggiore dei due fratelli finiti in manette per la rapina all'ufficio postale di Canale dello scorso venerdì doveva scontare una pena, convertita in degenza presso una comunità terapeutica per il recupero dalla tossicodipendenza, che gli era stata inflitta dal tribunale di Bologna per un'altra rapina.  I giovani fratelli Milonia, Antonio e Luigi, di ventisette e ventotto anni, infatti, hanno già alle spalle una lunga lista di precedenti specifici per i quali sono conosciuti in svariati carceri di Italia. 

Nulla trapela, intanto, dagli interrogatori degli arrestati, mentre prosegue la caccia al terzo complice che ha fatto perdere le proprie tracce con una parte del bottino, quattro mila euro circa dei quindici mila portati via dalla cassa delle poste.  Il commissariato sta lavorando su varie piste in attesa di entrare in possesso degli esiti degli esami in corso alla Scientifica di Terni sulle tracce lasciate dai rapinatori a bordo della Tempra utilizzata per il colpo.

La rapina era stata messa a segno venerdì mattina alle 11,40 allo sportello postale di Canale dai due fratelli che, a volto scoperto, sotto la minaccia di un taglierino, si erano fatti consegnare dall'unica impiegata dell'ufficio il denaro e un anello d'oro, mentre ad un cliente avevano strappato dalle mani il cellulare.

Pubblicato il: 09/05/2006

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