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Tribunale del malato: "L'ospedale perde pezzi ed identità"

E' l'amaro commento del tribunale per i diritti del Malato alle dimissioni di Romoli...

ORVIETO - L'ospedale perde "pezzi" e identità. E' l'amaro commento del tribunale per i diritti del Malato alle dimissioni del direttore sanitario, presentate venerdì scorso e accolte come "un fulmine a ciel sereno". "Si vanno a sommare - puntualizza il responsabile della struttura Gianni Mencarelli -  a quelle di altri professionisti che, in questi ultimi tempi, hanno preferito lasciare l'ospedale per altre destinazioni, alcuni per ricoprire importanti incarichi, altri per vedersi riconosciuta la propria professionalità". "Tutto ciò - tira le somme Mencarelli - non aiuta a risolvere la pesante situazione venutasi a creare dopo l'apertura della nuova struttura ospedaliera che, sebbene da tutti voluta, non riesce ad assumere a pieno quel ruolo che secondo il progetto sanitario gli spettava.

E se non può essere ospedale dell'emergenza, allora, suggerisce il tribunale del Malato, "perché non si rivede la classificazione forse più adatta di ospedale di comunità? Ma forse - denuncia - a queste domande è difficile rispondere, dato l'intreccio che pur esiste tra logiche organizzative e interessi politici che "debbono" soddisfare i vari territori". "Intanto - conclude Mencarelli - i pazienti continuano a subire i maggiori disservizi: file agli sportelli, lungaggini per ottenere visite che poi si risolvono recandosi privatamente negli studi medici, interventi operatori rinviati all'ultimo momento, e conseguentemente, fughe presso altre strutture. Curiosa è stata anche l'altalenante presa di posizione di partiti che durante la campagna elettorale sono scesi in campo puntando il dito sulla sanità, mentre poco prima di fronte alle denunce di operatori e cittadini minimizzavano i problemi, ed ora sono in silenzio".

Pubblicato il: 07/05/2006

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