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Cassa di Risparmio di Orvieto. Obiettivo il raddoppio degli utili

La strategia del prossimo triennio. Il "mestiere" di banca che guarda al futuro illustrato dal direttore Pecchi e dal presidente Guariglia. "Abbiamo acquisito la cultura aziendale e le risorse umane per pretendere molto"...

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ORVIETO - Cassa di Risparmio di Orvieto, una banca in crescita. Non paga dei brillanti risultati conseguiti nell'ultimo triennio sugli obiettivi che si era data (valorizzazione delle risorse, miglioramento del rapporto col territorio e aumento della redditività), la Cro lancia la sfida per il prossimo triennio con l'ambizione di compiere il definitivo salto di qualità nella direzione di un forte aumento della redditività, delle masse intermediate, delle quote di mercato e di un tangibile potenziamento della rete commerciale.

Nonostante, infatti, negli esercizi dal 2003 al 2005, la banca abbia realizzato sempre utili superiori a 3 miliardi di euro (rispetto alla media di 2 miliardi degli anni dal 1998 al 2002) negli ultimi 3 anni "il fatturato - ha spiegato ieri in conferenza stampa il direttore generale Bruno Pecchi nell'illustrare, insieme al presidente, l'avvocato Giovanni Guariglia, la filosofia delle nuove sfide - è aumentato in modo significativo solo nel 2005 in presenza di nuovi punti vendita - mentre nel 2003 - 2004 i risultati positivi derivano soprattutto dal miglioramento della qualità del credito".  "Il nuovo obiettivo triennale - ha detto il direttore - prevede, invece, un forte aumento del reddito, tale da consentire alla banca l'autofinanziamento degli investimenti necessari per la crescita, soprattutto tramite l'apertura di nuovi sportelli che, secondo i programmi, dovrebbero arrivare tra 3 anni ad oltre 45 complessivi".

La presenza della banca è, inoltre, attualmente concentrata nelle zone storiche d'insediamento, con quote di mercato molto elevate che contribuiscono in modo preponderante ai buoni risultati aziendali complessivi. Un punto di forza, questo, ma che espone contemporaneamente l'azienda all'inevitabile azione della concorrenza. "Proprio per tale motivo - ha illustrato ancora Pecchi - il Consiglio, nel riaffermare tutte le ragioni che vedono la banca sempre più radicata nel proprio territorio storico, ha deciso di pianificare nei prossimi 3 anni un'intensa e pressante attività volta ad accrescere fortemente le masse intermediate, con trend superiori a quelli del mercato e tali da consentire, anche sul territorio storico, un ulteriore recupero di quote.

Dal punto di vista del potenziamento della rete commerciale, infine, la banca ha ritenuto "opportuno ricercare con forza, per i prossimi anni, nuove opportunità di sviluppo, il cui conseguimento produrrà sicuri benefici anche ad Orvieto ed al suo comprensorio". "Si è deciso di puntare - ha specificato Pecchi - all'ulteriore consolidamento dei capoluoghi di Provincia, Terni e Viterbo, e di concentrare l'azione di sviluppo nella zona a nord-est di Roma, sui territori di una quindicina di Comuni, dove i dati economici, il forte sviluppo demografico, la bassa concentrazione di sportelli bancari e l'assenza di importanti banche locali suggeriscono ottime opportunità. Alle 5 filiali già operanti si affiancheranno, nei prossimi anni, altri 7-8 sportelli così da costituire alle porte di Roma un vero e proprio polo di sviluppo e di crescita. Ciò dovrebbe consentire un forte incremento dell'utile netto nei prossimi 3 anni, con un trend molto superiore a quello dei 3 anni appena trascorsi".

 

Pubblicato il: 04/05/2006

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