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Orvieto. Eredità miliardaria

All'ASL un immobile stimato per un valore che supera di gran lunga i dieci miliardi delle vechie lire proveniente dal testamento Solis. Una ricchezza che dovrà essere investita, per volontà testamentaria, sull'assistenza gli anziani del territorio orvietano

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ORVIETO - Dopo 15 anni si è concluso a favore dell'azienda sanitaria locale il contenzioso tra la Asl di Terni e il Comune di Roma per la proprietà del palazzo di piazza Nicosia a Roma. Lo ha stabilito la Cassazione che, in questi giorni, si è definitivamente pronunciata rigettando il ricorso del Comune di Roma con la sentenza n. 9407/06.  Si tratta di un immobile stimato per un valore che supera di gran lunga i dieci miliardi delle vechie lire e che, come noto, era stato conferito per legato testamentario all'allora ospedale civile di Orvieto dalla contessa Sabina De Solis Cioni che, nel suo testamento, lo lasciò per attendere ai bisogni della popolazione anziana orvietana.
Al momento della costituzione delle aziende sanitarie locali, poi, il Comune di Roma incamerò il bene in quanto localizzato nel proprio territorio.
Da parte sua l'Asl - assistita dallo studio legale Morcella - ha intentato giudizio contro il provvedimento dell'amministrazione capitolina, vincendo nel primo e secondo grado di giudizio. Il Comune di Roma ha infine deciso di ricorrere in Cassazione che, con questa sentenza ha posto fine al contenzioso.  La Corte di Cassazione ha reso noto il dispositivo della sentenza mentre le motivazioni saranno rese note nelle prossime settimane.  Alla soddisfazione espressa dal direttore generale dell'Asl, Denio D'Ingecco che in una nota ufficiale parla di: "rispetto della volontà della contessa De Solis Cioni che, nel testamento, lasciò il palazzo all'ospedale orvietano di fine di 'offrire assistenza agli anziani di Orvieto che non potevano essere accolti nell'ospizio di San Giorgio'" si unisce quella del sindaco di Orvieto, Stefano Mocio.  "L'amministrazione comunale esprime grande soddisfazione per il risultato della lunga vicenda che si protraeva ormai da alcuni decenni. Il pronunciamento della Cassazione che stabilisce il rispetto del vincolo testamentario è oggi importante anche in relazione agli effetti che esso produrrà per i programmi ed i progetti attualmente messi in campo a livello socio-sanitario ed assistenziale nel nostro territorio sul quale, intorno a cui convergono, come è noto, le azioni di più soggetti istituzionali". "Il lascito De Solis Cioni è chiarissimo - precisa Mocio - tutti i soldi che deriveranno da quel bene dovranno essere utilizzati solo ed esclusivamente per il territorio orvietano. E questo è un punto importante su cui non si potrà prescindere". 

 

Peraltro, alcune settimane fa, proprio ad Orvieto, anche l'assessore regionale, Damiano Stufara, aveva precisato che: "le scelte conseguenti sarebbero state fatte solo una volta acquisita la certezza dell'esito del pronunciamento della Cassazione" e che "da parte della Regione e della presidente c'è l'impegno affinché i fondi riferiti ad un territorio vengano spesi per quel territorio nel rispetto del dettato testamentario". Profonda soddisfazione per l'esito positivo della decisione della Corte di Cassazione è stata espressa in queste ore anche dagli assessori regionali alla Sanità e al Patrimonio, Maurizio Rosi e Vincenzo Riommi.

 

Pubblicato il: 04/05/2006

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