Considerazioni in margine alla kermesse del Libro parlante
Conclusa domenica 30 aprile la manifestazione Il Libro Parlante, giunta alla nona edizione. Grande successo di pubblcio
di Valeria Cioccolo
Avventure di vita fantastiche, universi paralleli, sogno.
Queste le impressioni che si hanno ascoltando le interviste agli scrittori presenti al Libro parlante, la kermesse culturale divenuta ormai appuntamento consueto di Orvieto, organizzata ogni primavera dalla Libreria dei Sette.
Peccato che quest'anno si sia concentrata tutta nell'ultima settimana di aprile, un giorno consecutivo all'altro (il periodo è stato scelto probabilmente perchè a cavallo tra due ponti, ma non ha permesso, a chi si è trovato a lavorare, di poter seguire la manifestazione come avrebbe desiderato).
A parte ciò, ecco una sola veloce impressione sui "personaggi scrittori", sull'incredibile avventura che può essere scrivere un libro, ciò che sta alle spalle, le strade tortuose che si percorrono per arrivare al successo, le mille ricerche, l'immedesimazione nelle realtà dei personaggi. Dalle interviste emergono le vite, le avventure, i sentimenti che uno scrittore prova, come fa ad essere Uno, Nessuno e Centomila. Quello che più colpisce è la passione vera che traspira dalle parole con cui gli scrittori spiegano i propri libri, ognuno con il proprio modo di essere, con la propria magia, ognuno con la propria bacchetta magica, ognuno con il proprio occhio con cui raccontare, la parola per incantare, per far sognare e per allontanarci per un attimo dalla nostra realtà.
Pubblicato il: 03/05/2006