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L'Opera del Duomo ha deciso. La Palombella rimarrà intubata, ma senza scoppi fastidiosi

Mortaretto e botti e fuochi prima dell'arrivo dell'animale, la cui discesa sarà accompaganta dai tamurburini del corteo storico. Soluzione mediana e di buonsenso...

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Questo il documento licenziato dall'Opera del Duomo che ci racconta nei dettagli come avveràà la festa della Palombella. Soluzione mediana e di buonsenso, che rispetta le diverse sensibilità.

Il giorno ventinove del mese di aprile dell'anno duemilasei, in Orvieto, nel Palazzo dell'Opera del Duomo, si è riunito il Consiglio di Amministrazione dell'Opera del Duomo di Orvieto, con la presenza del Segretario.
Il presente atto, estratto dal verbale dell'adunanza, si riferisce al primo punto all'ordine del giorno relativo a "La Festività di Pentecoste e la Festa della Palombella".
Il Consiglio ha esaminato la richiesta presentata da un gruppo di cittadini con la quale si chiede di svolgere la Festa della Palombella secondo antica tradizione, con la colomba viva e legata ad una raggiera, fuori dal tubo cui è stata messa nelle ultime edizioni. La richiesta è accompagnata da un elenco di circa quattromila firme.I l Consiglio ha poi esaminato le numerose richieste pervenute da associazioni per la protezione degli animali, da singoli cittadini e da gruppi spontanei, con le quali si chiede che la colomba sia sostituita con un simulacro inanimato, affinché non vi sia maltrattamento dell'animale che - a loro giudizio - è sottoposto a violenza per lo scoppio di petardi, per l'uso di fuochi d'artificio intorno alla raggiera e per la grande velocità con cui viene fatto scendere dalla Chiesa di San Francesco alla Cattedrale.
Il Consiglio ha esaminato i documenti relativi alla storia della Festa della Palombella, ha ripercorso le vicende degli ultimi anni nel corso dei quali si è gradualmente accentuata la protesta degli animalisti e parimenti rafforzata la posizione dei tradizionalisti, ha esaminato le motivazioni addotte dalle due parti a sostegno delle proprie posizioni. Il Consiglio ha esaminato il capitolo secondo, dal versetto uno al versetto quattro, degli Atti degli Apostoli, da cui la Festa della Palombella trae ispirazione essendo rappresentazione della discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli: "Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi ". In particolare il Consiglio ha esaminato la nuova normativa introdotta dal legislatore con legge 20 luglio 2004 n. 189, che introduce nel Libro II del codice penale il Titolo IX BIS "Dei delitti contro il sentimento per gli animali" disciplinando specificamente la materia del maltrattamento degli animali anche nell'ambito di spettacoli o manifestazioni. Il Consiglio ha ricordato infine l'incontro avuto sull'argomento il giorno quattro del mese di marzo dell'anno duemilasei con il Vescovo diocesano Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Scanavino ed i contatti avuti con il Sindaco di Orvieto dottor Stefano Mocio, nel corso dei quali si è condivisa peraltro la comune volontà di vivere in spirito cristiano, nell'armonia e nella pace, unitamente la Festività di Pentecoste e la Festa della Palombella che ne è la rappresentazione.
Il Consiglio dell'Opera del Duomo ha ritenuto di dover rispettare parimenti i sentimenti dei tradizionalisti e degli animalisti, espressione di due diverse sensibilità, nel rispetto primario della legge dello Stato, e di conseguenza così come riunito ha deliberato all'unanimità chela Festa della Palombella debba così svolgersi: - poco prima di mezzogiorno del giorno di Pentecoste inizierà un fuoco di artificio, con scoppi ( "venne all'improvviso dal cielo un rombo") e fuochi ("apparvero loro lingue come di fuoco") lateralmente e a dovuta distanza dalla Basilica Cattedrale;- al termine del fuoco d'artificio, a mezzogiorno, dal balcone del Palazzo dell'Opera del Duomo il Vescovo diocesano darà il segnale per l'inizio della Festa della Palombella con un lino bianco;- dalla Chiesa di San Francesco verrà fatta scendere su un cavo d'acciaio una raggiera con una colomba viva, all'interno di un tubo affinché l'animale sia protetto, che abbia un congruo numero di fori perché l'animale possa liberamente respirare, che sia in materiale trasparente affinché all'animale non manchi la luce;- la discesa della colomba sarà accompagnata dal solo rullo dei tamburi eseguito dai tamburini del corteo storico;- una volta che la raggiera sarà arrivata al cenacolo, posizionato sul sacrato della Cattedrale, un operaio della fabbriceria salirà per prenderla e consegnarla a due valletti che dal sacrato la mostreranno al popolo; in questo momento smetteranno di suonare i tamburini e gli squilli delle chiarine del corteo storico accompagneranno il percorso della colomba portata con festosa solennità dai due valletti dal sacrato della Cattedrale al Palazzo dell'Opera del Duomo;- nel Palazzo dell'Opera la colomba sarà tolta dal tubo, consegnata nelle mani del Vescovo diocesano che a Sua volta la consegnerà ad una giovane coppia di sposi, scelta d'intesa tra l'Opera del Duomo ed il Capitolo della Cattedrale; gli sposi saranno impegnati a custodirla e a proteggerla finché essa non muoia di morte naturale e saranno testimonianza di questo evento vivendo nell'amore di Cristo il loro amore reciproco e quello verso il prossimo, secondo i valori del Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa Cattolica.
Dato a Orvieto, presso il Palazzo dell'Opera del Duomo, il giorno ventinove del mese di aprile, festività di Santa Caterina da Siena, dell'anno duemilasei, secondo del mandato.

Pubblicato il: 02/05/2006

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