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Farmacia comunale di Orvieto. Percorso virtuoso

Lo afferma il Cinsiglio direttivo della partecipata, in rispposta alle polemiche dei giorni scorsi... 

ORVIETO - Non ci sta il Consiglio della Farmacia a passare per uno "sprecone" e, in una nota redatta senza il presidente (in quota Rifondazione, partito che chiede di fare economia sul gettone di presenza dell'organismo), a seguito delle polemiche degli ultimi giorni, snocciola punto per punto gli obbiettivi raggiunti negli ultimi anni.
Insediatosi nel 2004, con la trasformazione da azienda municipalizzata ad azienda speciale, il consiglio si è trovato alle prese con un bilancio che indicava una perdita di oltre 100 mila euro. "Nel corso del 2005 - affermano i consiglieri - una meticolosa azione di monitoraggio dei costi e dei ricavi ha permesso di dimezzare le perdite di esercizio, coerentemente con le previsioni di un ritorno all'utile alla fine del biennio successivo, secondo un trend confermato anche nei primi tre mesi del 2006". Questo è stato possibile "grazie a soluzioni anche coraggiose - puntualizzano - che hanno tuttavia cercato di rispettare al massimo le persone che lavorano nell'azienda". Tra le iniziative intraprese segnalano anche "la rinuncia alla nomina di un direttore generale (risparmio di 40/50 mila euro annui)" e "la riduzione del 10% dei compensi agli amministratori (oltre 3mila euro annui in meno)". Quanto ai compensi, dunque, per la qualità, la quantità e l'efficacia (per quest'ultima si rimettono unicamente al giudizio del sindaco) dell'azione svolta danno ad intendere di guadagnare ciò che ricevono.

Di seguito la nota diffusa dai consiglio dela Farmacia, (con l'esclusione del presidente Giuseppe Massino): "Con riferimento ai recenti articoli relativi alla gestione della Farmacia Comunale, questo Consiglio ritiene opportuno richiamare l'attenzione su quanto segue:1. il CdA si è insediato nel 2004 in seguito alla trasformazione (ope legis) da Azienda Municipalizzata in Azienda Speciale;2. il lavoro del primo anno, finalizzato alla compilazione di un bilancio reale, corretto, trasparente e redatto secondo i canoni contabili europei, ha imposto al CdA, confermato per intero dal nuovo Sindaco, di presentare un bilancio 2004 che, per effetto delle azioni sopra indicate evidenziava una perdita di oltre 100/mila euro;3. nel corso del 2005 una meticolosa azione di monitoraggio dei costi e dei ricavi ha permesso di dimezzare le perdite di esercizio, coerentemente con le previsioni di un ritorno all'utile alla fine del biennio successivo, secondo un trend confermato anche nei primi tre mesi del 2006.Quanto sopra è stato possibile grazie a soluzioni anche coraggiose, che hanno tuttavia cercato di rispettare al massimo le persone che lavorano nell'Azienda. In particolare si è agito sulle uniche due leve disponibili (contenimento dei costi ed aumento dei volumi di vendita) con le seguenti azioni:· azioni intensive di marketing su target specifici;· razionalizzazione del magazzino e degli spazi di vendita;· rinuncia alla nomina di un Direttore Generale (risparmio di 40/50 mila euro annui);· outsourcing del servizio festivo e notturno (50% in meno del costo storico);· riduzione del 10% dei compensi agli amministratori (oltre 3mila euro annui in meno);· ottimizzazione dei turni di presenza (riduzione di 0,5 unità operative);· mensilizzazione delle sedute ufficiali del CdA.In merito agli ultimi due punti è necessario precisare che il contenimento dei costi del personale (avvenuto anche per la collaborazione dei diretti interessati) è stato attuato senza alcun licenziamento e che il Consiglio si riunisce settimanalmente in modo informale, limitando così la necessità di remunerare i revisori al solo consiglio ufficiale mensile.Questa ultima precisazione permette di fare una considerazione sui compensi:· una qualsiasi prestazione ha una valore implicito la cui congruità è direttamente correlata alla qualità ed alla quantità del lavoro necessario a realizzarla;· per il "quanto" è facile comprendere che le ore impiegate per l'acquisizione, l'analisi e lo studio dei documenti contabili, delle fonti normative e dei testi utili al loro approfondimento, nonché quelle occorrenti per l'elaborazione e l'attuazione dei programmi del business plan, del bilancio sociale, del piano strategico e di quello commerciale siano almeno pari a quelle necessarie per l'esperimento degli adempimenti di segreteria;· sulla "qualità", considerando il profilo professionale, il ruolo e la natura delle responsabilità che da questo derivano, è lecito poter affermare che il lavoro di un Consigliere valga almeno quanto quello di un membro del Collegio sindacale;· sull'efficacia, infine, dell'operato di un Consiglio che ha piena autonomia amministrativa, contabile e giuridica, l'unico che ha facoltà di valutazione è il Sindaco di Orvieto, che può confermare o sostituire l'intero consiglio.Questo desideravamo rendere noto, pronti a confrontarci in qualsiasi momento su idee e cifre con chiunque desiderasse avere ulteriori informazioni. Questo comunicato è stato redatto da tutti i consiglieri presenti con l'esclusione del presidente Giuseppe Massino, assente".

Pubblicato il: 30/04/2006

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