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Pacco bomba, si conosce il dna del colpevole

Si tratta ora di capire se il dna coincida o meno con quello di uno dei tre nomi che la procura indaga per tentata strage

ORVIETO - Pacco bomba, estrapolato il dna del colpevole. Da pochi giorni il Ris ha consegnato alla procura gli esiti degli esami effettuati sui reperti inviati dalla polizia in occasione del ritrovamento il 2 marzo 2005 dell'ordigno con un chilo di esplosivo in via Angelo da Orvieto. Si tratta ora di capire se il dna coincida o meno con quello di uno dei tre nomi che la procura indaga per tentata strage. Tre orvietani tutti legati ad una medesima pista di natura privata. La convinzione del magistrato, alla luce degli ultimi risvolti dell'indagine, pare, infatti, sia quella di ricondurre l'episodio a questioni strettamente familiari. Le indagini hanno virato in questo senso venuta a cadere la pista anarco - insurrezionalista battuta in primo momento. 
L'ordigno - una scatola di Cointreau con un chilo di esplosivo con doppio innesco dentro una busta di nylon - era stato trovato di fronte al portone del civico 5 di quella via, il mattino del 2 marzo. Anche se quella, secondo quanto sarebbe stato ricostruito poi, non doveva essere l'originaria collocazione del pacco, ritirato, senza essere aperto, e tenuto in cucina per un'intera mattinata da un'inquilina del palazzo. Un timer rotto ha sventato la tragedia, anche se non è stato mai appurato che la bomba dovesse veramente esplodere.

Pubblicato il: 28/04/2006

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