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Nassiriya. Dolore e la ferma condanna del Consiglio comunale di Orvieto

Evasio Gialletti convoca una seduta straordinaria della conferenza dei capigruppo per assumere iniziative. Commozione alla notizia durante l'assegnazione del Premio per i diritti umani 

Il presidente del Consiglio comunale, Evasio Gialletti, a nome di tutta l'assiste civica commenta così l'efferato omicidio dei soldati italiani in Iraq: "Di nuovo morti, inutili stragi, mogli e madri che piangono, figli che rimangono orfani. Il Consiglio comunale di Orvieto, esprime sgomento e immenso dolore per l'accaduto e condanna 'con fermezza'' lo 'spaventoso' attentato di questa mattina contro un convoglio italiano a Nassiriya in cui sono morti tre militari italiani e un rumeno. Nel condannare tali attacchi si auspica che la rapida formazione di un governo di unità nazionale possa contribuire a raggiungere una situazione di maggiore stabilità in Iraq.  All'Arma dei Carabinieri e all'Esercito Italiano va la solidarietà di tutto il Consiglio comunale".

Il presidente del Consiglio ha convocato immediatamente la Conferenza dei capigruppo consiliari per assumere eventuali decisioni ed iniziative da intraprendere.

La notizia dell'attentato avvenuto questa mattina a Nassiriya ha raggiunto la Sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo di Orvieto, gremita di studenti e cittadini, per celebrare la 6^ edizione del Premio Internazionale per i Diritti Umani "Città di Orvieto" assegnato quest'anno alle Madres argentine di Plaza De Mayo e dedicato al tema de "La verità delle Madri, da Maria alle Madri Coraggio, in nome della verità".

La notizia è stata comunicata dal sindaco, Stefano Mocio ed è stata accolta con profonda partecipazione da parte dei presenti, poi è stata più volte ripresa durante gli interventi che si sono succeduti da parte dei membri della giuria, nelle testimonianze e nell'accurato lavoro di ricerca svolto dagli studenti delle scuole superiori della città rispetto al tema scelto per l'annuale celebrazione del Premio.

Una commozione rinnovata e condivisa da tutti e dalle Madres, Hebe de Bonafini e Celia de Prosperi che, prima di ricevere dal sindaco della Città il Premio per il Diritti Umani 2006, hanno osservato insieme un lungo, intenso minuto di silenzio in ricordo dei tre militari italiani: Nicola Ciardelli, Franco Lattanzio e Carlo De Trizio, vittime dell'odierno attentato di Nassiriya.


 

 

 

Pubblicato il: 27/04/2006

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