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Verso il partito democratico: gli ulivisti di Borrello dettano le loro condizioni

Timore per "scorciatoie" locali giudate da Ds e Margherita che potrebbero allontanare le diverse esperienze disponibili...

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Con le elezioni dietro le spalle ed un successo consistente per l'idea proposta dall'Ulivo, i Cittadini per l'Ulivo cercano un ruolo nella composizione del cosiddetto Partito democratico.

 

"Ora è possibile che il comitato per l'Ulivo, composto anche da Democratici di Sinistra, Margherita e associazione "L'Altra Città", continui la sua attività, come è emerso in una conferenza stampa organizzata poco prima delle festività pasquali, per contribuire a livello locale alla nascita del Partito Democratico".

I "Cittadini per l'Ulivo" orvietani offrono la loro disponibilità ma dettano anche alcune condizioni. "Il Partito Democratico- scrive Paolo Borrello, coordinatore del movimento- dovrà avere fin dall'inizio caratteristiche profondamente diverse dagli altri partiti, soprattutto perché un suo tratto distintivo non potrà che essere il notevole sviluppo della partecipazione democratica dei propri iscritti e dei propri elettori, estendendo fra l'altro l'utilizzo delle primarie per la scelta dei candidati alle elezioni".

E ancora: "Nel processo di costruzione del Partito Democratico, oltre a tentare di coinvolgere associazioni e singoli cittadini che non fanno riferimento ai due partiti senza dubbio protagonisti di quel processo, e cioè Democratici di Sinistra e Margherita, occorrerà tentare di coinvolgere anche altre forze politiche, senza escluderle a priori, come lo Sdi, i Radicali, i Verdi, l'Italia dei Valori, anche per fare in modo che i valori laici siano tra quelli caratterizzanti il nuovo Partito; il Partito Democratico non dovrà essere contraddistinto da una programma moderato ma da un programma avanzato che tra l'altro garantisca la tutela degli interessi dei ceti sociali più deboli".

 

Ma l'attenzione dei Cittadini per l'Ulivo  è particolarmente centrata sulla situazione locale e gli ulivisti ritengono inopportune azioni affrettate. "Non sarebbero auspicabili-continuano- "scorciatoie" che contribuiscano a mutare l'assetto dei cosiddetti "equilibri politici" attualmente operanti nell'Orvietano e soprattutto ad Orvieto. Tutto ciò infatti avrebbe poco a che fare con la nascita del Partito Democratico nel nostro territorio".

 

La preoccupazione degli ulivisti raggruppati intorno a Borrello è che il movimento venga totalmente fagocitato dalle dinamiche che si stanno già liberando a livello locale e che si creino rapporti "privilegitati" ed tra Margherita e DS, che potrebbero mortificare gli apporti che provengono da "fuori", da esterni ai due partiti.

 

 

 

Pubblicato il: 27/04/2006

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