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Usura ad Orvieto.

Prorogate le indagini che lo scorso luglio portarono in carcere un uomo sospettato di paretecipare ad un giro di strozzo tra i commetciani orvietani

ORVIETO - Prorogate le indagini antisura che, a luglio dello scorso anno, portarono in manette il trentacinquenne di Torre Annunziata - S.M. le iniziali - col sospetto di essere coinvolto in un giro di soldi a strozzo tra i commercianti orvietani. La proroga dovrebbe servire a completare gli accertamenti bancari e chiudere il cerchio dei personaggi coinvolti nella vicenda.

Una vicenda che era partita con la denuncia di una delle presunte vittime del trentacinquenne, passato per le carceri di via Roma e poi da qualche tempo residente sulla Rupe, a cui le fiamme gialle, che lo avevano ripreso mentre incassava un assegno in una panetteria del centro storico, trovarono in casa ottocento euro in contanti e alcune matrici di assegni bancari. La vicenda è rimasta sempre piuttosto fumosa, senza che si riuscisse a capire l'effettivo giro degli usurati o i tassi d'interesse eventualmente praticati. Così come altrettanto "fumosa" è rimasta l'origine del rogo della panetteria di via Beato Angelico sulla quale procura e carabinieri, nonostante gli esami del Ris, non hanno ufficialmente fornito una versione. Da capire anche se sul registro degli indagati figurino nuovi iscritti, visto il sospetto che l'arrestato potesse rivestire un ruolo di mero esattore di soldi, eventualmente, messi in circolo da altri canali.

Pubblicato il: 21/04/2006

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