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Parcheggio nella piazzetta del Tribunale: perché è un'area riservata?

Pubblichiamo questa domanda che una lettrice pone al sindaco. E l'allarghiamo: quali criteri vengono utilizzati per riservare aree di parcheggio a categorie professionali?

foto di copertina

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera aperta al sindaco. E' formulata da Maria Gina Brozzi, un'operatrice turistica di Orvieto.

Vi si formula una domanda, che nel caso specifico riguarda un'area della città, ma che se potrebbe estendersi  più genericamente anche ai criteri con cui vengono concessi parcheggi riservati a categorie.

Il sindaco è molto attento a questi problemi e ci attendiamo una risposta sul caso del parcheggio nella piazzetta del Tribunale e più in generale sui criteri che governano la materia.

Questa la domanda di Maria Gina Brozzi al sindaco:

"Caro Direttore,
mi piacerebbe che dalle pagine del suo giornale fosse rivolta al nostro amato sindaco una domanda:
"Perché io, che ho una autovettura intestata alla mia azienda sita in via Ripa Corsica n:2 - Orvieto, non posso avere un permesso di parcheggio nella stanza di competenza, ma solo un permesso di carico e scarico merci, mentre i giudici e non so chi altro del tribunale hanno a disposizione una intera
piazzetta e un parcheggio interno all'edificio?  Forse il mio lavoro è meno importante o meno qualificato del loro?  Forse si suppone che io abbia più forza fisica per fare chilometri a piedi? Forse alle 21,55, come questa sera (19 aprile), ci sono udienze in corso così importanti e pressanti che i lavoratori
del tribunale non hanno il tempo di parcheggiare altrove? (d'altra parte loro non risiedono qui e non sono nemmeno titolari del posto dove svolgono le loro funzioni essendo "esso" un edificio pubblico.)
Spero che lei non cestini la mia richiesta, io la conosco per una persona che ama la sua professione e il giornalismo deve essere libero, sopra alle parti e, a volte, provocatorio.
La Ringrazio
Maria Gina Brozzi

Pubblicato il: 21/04/2006

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