Operazione Cahos. Prima udienza del rito ordinario

ORVIETO - Sarebbe stato giudicato in aula il prossimo 1 di giugno.  R.C. era, infatti, tra i 17 ragazzi che, coinvolti nel processo "Cahos", avevano fatto ricorso al rito abbreviato.  E per quello stralcio del procedimento, ieri mattina, si è svolta l'ultima udienza con la conclusione delle arringhe difensive degli avvocati.  Al termine, il giudice Forlani ha rinviato per le sentenze al mese di giugno. 

Mentre proprio stamani si apre, con la prima udienza, il rito ordinario per gli altri 10 ragazzi coinvolti nello stesso procedimento e rinviati a giudizio.  Indagini per due anni e quasi quattro per arrivare in aula per un procedimento che ormai sembra destinato a chiudersi entro l'anno. A distanza di tempo, tanto, da quando tutto è iniziato. Molti dei ragazzi oggi alla sbarra non sono più gli stessi che restarono coinvolti nell'operazione dei carabinieri. Molti, forse, invece, quel "fardello" se lo portano ancora dietro. E qualcuno, infine, non c'è più e quel fardello se l'è portato dietro fino in fondo. Come R.C., forse, o come G.A. arrestato anche lui all'alba del 6 dicembre 2002 e morto per overdose neanche un anno dopo, a 27 anni, a Napoli, dove venne trovato senza vita all'interno di un edificio in via di ristrutturazione.