Palombella. Appello degli animalisti agli orvietani
A scrivere è il presidente dell'associazione animalista "Chicco e Fuffi", Antonio Bruno
ORVIETO - "Cari orvietani tradizionalisti, continuando nella vostra imperterrita battaglia per la colomba viva dimostrate, non solo agli italiani, ma al mondo intero, di esseri restati agli anni in cui la festa nacque". Non hanno aspettato di conoscere la decisione dell'Opera del Duomo sulla nuova Palombella. E' bastato ricordare la raccolta di quattro mila firme per il mantenimento del piccione vivo che gli animalisti sono tornati alla carica. A scrivere è il presidente dell'associazione animalista Chicco e Fuffi, Antonio Bruno che lancia l'appello per un confronto sereno.
Questo l'appello:
"Cari orvietani tradizionalisti, continuando nella vostra imperterrita battaglia per la colomba viva dimostrate,non solo agli italiani,ma al mondo intero,di esseri restati agli anni in cui la festa nacque.
dimostrate che per voi il tempo non ha camminato,e non siamo mai arrivati al terzo millennio. pensate serenamente ai tempi cambiati.
La sostituzione della colomba viva con un simulacro- solo all'interno del cilindro-non cambierà nulla della tradizione, perché,comunque,la colomba viva verrà consegnata alla coppia di sposi che la custodiranno secondo tradizione.
Con la presente, anzi, vorrei chiedere un confronto diretto con una vostra rappresentanza, confronto che dovrà essere sereno, corretto e ragionevole.
Fatemi sapere o attraverso orvietosì o inviando una mail a: chicco_fuffi@yahoo.it (trattino basso _ dopo chicco).
I tempi cambiano, ma le grandi tradizioni storiche devono restare affinché i nostri figli possano apprezzare la storia buona.
Comunque bisogna tener conto anche dell'evoluzione dei tempi e del maggior rispetto verso gli animali che nel frattempo si è creato, perché anche loro sono esseri sensienti come l'uomo ed anche loro devono avere il diritto di vivere serenamente. Per chiudere due parole a monsignor Scanavino ed all'avvocatoVenturi, che lo scorso anno promisero in coro il cambiamento: si deve cambiare, almeno per prova,e poi si vedrà.
Sono certo che anche i tradizionalisti, dopo aver assistito all'edizione col simulacro, diranno sì al cambiamento.
Il presidente Antonio Bruno
Pubblicato il: 18/04/2006