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Pasqua: gita o osteria fuori porta?

Gli orvietani preferiscono l'abbuffata al tradizioanale viaggio per il week end pasquale. Ristoranti al completo sulla Rupe.

ORVIETO –  Menù a prezzo fisso, agnello e salumi. In tanti, vacanzieri e non, sembrano aver risolto in questo modo il lungo week end pasquale a giudicare da ristoranti ed agriturismi che, sulla Rupe e dintorni, per Pasqua e Pasquetta segnano già il “completo”.  Complici, forse, le previsioni meteo assolutamente incerte, a sorridere sulla Rupe, insomma, saranno soprattutto i ristoratori.  A non rinunciare alla tradizionale abbuffata sono, infatti, tanto gli orvietani, che mostrano di preferire l’osteria fuori porta più che la proverbiale gita, che le comitive di turisti che a frotte o a gruppetti hanno già provveduto a prenotare un posto a tavola.  Ad andare per la maggiore, sono i menù fissi, che propongono, a prezzi ragionevoli se non modici – tra i 20 e i 35 euro -  sapori e pietanze tipicamente pasquali in rispetto della migliore tradizione.  

Come il centralissimo “Asino d’oro” che ha riempito il locale proponendo un menù che vede in testa, in ordine di gradimento, la carne d’agnello seguita a ruota da coratella, carne alla brace, uova e salumi.  A tavola saranno soprattutto famiglie più che comitive di amici.  Centosessanta le prenotazioni alla “Trattoria Etrusca”.  “Abbiamo optato per un menù fisso – spiega il titolare del ristorante – poiché i turisti sotto le festività preferiscono tener fede alle usanze tipiche”. Mentre al “San Giovenale” le prenotazioni sembrano andare un po’ a rilento ma la titolare si attrezza per il tutto esaurito dell’ultimo momento.  “La nostra proposta – spiega la titolare Cristina Grisci – riprende i sapori della tradizione pasquale: agnello, coratella, salumi locali e uova con un menù fisso a 35 euro”. 

Anche più forte, forse, l’interesse per una pausa in agriturismo come, alla “Tenuta di Corbara” che raggiunge il pienone con un totale di duecento prenotazioni, complessive per il weekend di Pasqua, da parte soprattutto di turisti. Ad aprire il menù fisso, continua ad essere la carne d’agnello seguita dalle altre pietanze tipiche che, al costo di 25 euro, sembrano essere gradite anche dai palati più esigenti. Tutto esaurito anche all’agriturismo “Pomonte”. “Abbiamo optato per il menù fisso a 20 euro - dice Enrico Cesari, uno dei titolari  – con una selezione di carni e di prodotti tipici della tradizione di Pasqua come, salumi, formaggi e uova”.

Pubblicato il: 15/04/2006

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