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Grossa moria di carpe a Sugano

Un quintale e mezzo di pesce, circa un centinaio di esemplari, sono finiti a pancia in su nelle ultime settimane per colpa di un virus...                                  

foto di copertina

ORVIETO - Grossa moria di carpe al laghetto di Sugano. Un quintale e mezzo di pesce, circa un centinaio di esemplari, sono finiti a pancia in su nelle ultime settimane per colpa di un virus che aggredisce esclusivamente questa razza di pesce d'acqua dolce.  Lo hanno detto gli esami effettuati sulle carcasse all'istituto zooprofilattico sperimentale di Terni dove negli ultimi giorni erano stati spediti alcuni esemplari trovati morti.  E' l'Arpa invece, l'agenzia regionale per l'ambiente, che si sta occupando delle analisi sui campioni dei prelievi delle acque del laghetto. Prelievi che serviranno a stabilire l'eventuale grado di inquinamento prodotto dalla moria.

A metà del mese di marzo era scattata l'ordinanza comunale che stabiliva il divieto di pesca nella zona.  E in questi giorni, invece, si sta portando a termine la bonifica delle acque e il recupero degli animali morti.  Le operazioni sono state affidate alle squadre dei volontari della protezione civile e ai tecnici comunali, tutti al lavoro sotto il coordinamento dell'ufficio ambiente del Comune.  Il virus sembra essere rimasto isolato nelle acque del laghetto non avendo fatto vittime negli specchi delle vicinanze.  

Fu una moria, invece, davvero di proporzioni preoccupanti quella che, a maggio dello scorso anno, fece contare circa trecento quintali di pesci morti sulle sponde del lago di Corbara.  In quel caso non era stata colpa di un virus, ma di una generale asfissia, causata da un abbassamento improvviso delle acque che coincise con un periodo di frega.

Pubblicato il: 15/04/2006

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