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A fine mese la "nuova" Palombella

Con un consiglio di amministrazione ad hoc dell'Opera del Duomo - tradizionalmente l'Ente preposto all'organizzazione della festa - che deciderà sulle sorti dell'animale contenuto nella raggiera di plexiglass

foto di copertina

ORVIETO - A fine mese la "nuova" Palombella.  Il dilemma cittadino oggetto da anni di duri scontri tra i sostenitori del piccione vivo e del simulacro, sarà sciolto, ad un mese dalla festa (che quest'anno cade il 4 giugno), alla fine di questo mese di aprile.  Il Consiglio di amministrazione dell'Opera del Duomo, che è tradizionalmente l'Ente preposto all'organizzazione della festa, con una riunione ad hoc deciderà sulle sorti dell'animale contenuto nella raggiera di plexiglass che la mattina della Pentecoste, dal 1940, "vola" in piazza Duomo tra botti e mortaretti.

 

Vero o finto? Nulla trapela dagli ambienti della Fabbriceria che, nel corso dell'anno appena trascorso, sull'argomento bollente per la cittadinanza orvietana e non solo, ha ascoltato tutte le voci interessate.  Quelle delle associazioni animaliste, da una parte, e quelle dei "tradizionalisti" dall'altra.  Tra questi ultimi c'è da registrare una frangia più disponibile al confronto e una meno. Non a caso, alcuni hanno preferito abbandonare il tavolo del confronto, aperto dall'Opera, facendo parlare, al loro posto, le 4 mila firme raccolte a sostegno dell'animale vivo. 

 

L'obiettivo, comunque, è trovare un rituale per il festeggiamento della Pentecoste che possa essere finalmente motivo di unione e non di divisione, nel rispetto dell'autentico significato di ogni festa, religiosa o meno. Il primo a manifestare un'apertura ad un possibile cambiamento del rituale della festa cittadina era stato il vescovo, monsignor Scanavino che aveva ricordato anche come ci sia bisogno di "aiutare le persone a comprendere il vero significato dei simboli".

Pubblicato il: 14/04/2006

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