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Acqua per l'agricoltura

Accumulo di acqua durante l'inverno per poi utilizzarla nell'irrigazione. Il progetto riguarda la piana di Orvieto. Utilizzate residui di cave già esistenti

Politica

Promosso dalla direzione regionale delle attività produttive della Regione Umbria, accogliendo la richiesta della organizzazioni dei produttori agricoli, si è svolto presso il Comune di Orvieto l'incontro finalizzato ad affrontare il problema della crisi idrica della Val di Paglia al quale hanno partecipato, tra gli altri, l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Germani, l'assessore provinciale all'Ambiente, Gianni Pelini, il dirigente del Servizio regionale delle attività produttive, Cesare Vignoli, il presidente della Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana", Valentino Filippetti, il presidente del Consorzio di Bonifica Val di Chiana e Val di Paglia, Mario Mori, il sindaco di Allerona, Marcello Bellezza ed i rappresentanti delle organizzazioni dei produttori agricoli.
Nel corso dell'incontro è stata messa a fuoco la situazione dell'emergenza idrica nella Valle del Paglia alla quale è corrisposto un primo impianto di irrigazione in corrispondenza di Sferracavallo ed al quale dovrà seguire un ulteriore progetto già inserito nel piano di emergenza idrica 2002/2005. Si tratta del progetto di massima relativo all'ipotesi di attingimento di acqua dal fiume Paglia nei mesi invernali attraverso il recupero ambientale di vecchi siti estrattivi situati in Località "Le Prese", risalenti agli anni '60 ed aperti in occasione dei lavori di esecuzione dell'Autostrada del Sole, i quali opportunamente risanati, assumerebbero la funzione di serbatoi di accumulo d'acqua da rilasciare attraverso una idonea condotta di distribuzione, nei periodi di maggiore siccità (luglio/agosto), per risolvere i problemi di approvvigionamento idrico della piana del Paglia.

«Queste azioni saranno possibili- spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Germani - perché, con grande anticipazione rispetto alle tendenze dell'uso corretto delle risorse idriche, il Comune di Orvieto ha previsto nel proprio PRG la possibilità di recuperare dal punto di vista ambientale, per un'estensione di circa 20 ettari, i vecchi siti estrattivi realizzati all'epoca della costruzione dell'autostrada, dando loro la funzione di serbatoi di accumulo di acqua proveniente dal Paglia durante il periodo invernale che verrebbe successivamente convogliata in una apposita condotta d'irrigazione agricola per poi soddisfare le necessita nei periodi di siccità. È un progetto a cui sta lavorando il Consorzio di Bonifica Val di Chiana e Val di Paglia, per la cui realizzazione la Provincia di Terni sta effettuando il coordinamento necessario ai vari livelli, in virtù delle competenze assunte in materia. Il progetto, che va visto nell'ottica della valorizzazione ambientale con il recupero, risagomatura ed impermeabilizzazione delle vecchie cave, del contenimento degli sprechi idrici e della valorizzazione di tutte le risorse idriche disponibili per garantire le attività produttive locali nel settore primario, prevede l'accumulo di 800 mila metri cubi di acqua. L'e risorse idriche accumulate saranno disponibili per l'irrigazione del tratto della piana del Paglia che va da Ponte Giulio ad Albergo La Nona, la zona posta oltre Orvieto Scalo, per un superficie stimata di 400 ettari di terreno.
Il coordinamento messo in atto tra il Comune di Orvieto, la Provincia di Terni, la Regione Umbria, la Comunità Montana, il Consorzio di Bonifica e le Associazioni degli Agricoltori - conclude Germani - costituisce la premessa favorevole per dare soluzione al problema già dall'annualità 2003/2004. L'investimento necessario, pari ad oltre 3.000.000 di euro, dovrebbe essere finanziato dai Fondi strutturali che il Ministero per l'Agricoltura ha promesso di mettere a disposizione per affrontare i problemi dell'emergenza idrica e dei suoi effetti sull'agricoltura».


Pubblicato il: 07/04/2003

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