Orvieto. Al centrosinistra una vittoria schiacciante
L'Unione al 40%. Cresce Forza Italia. Flop di Parretti, che guadagna soltanto 187 preferenze
di Stefania Tomba
ORVIETO - Sulla Rupe il centrosinistra vince col 60,59% rispetto al 39,41 % del centro destra. A votare sono andati l'88,75% degli aventi diritto alla Camera e l'88,25 % al Senato. Nonostante la vittoria schiacciante (il vantaggio è anche superiore a quello umbro) del centrosinistra, balza all'occhio nello schieramento dell'opposizione il risultato orvietano di Fi, che, nonostante la fuoriuscita di Melasecche e la discesa in campo di Parretti, con 2 mila 284 preferenze, afferra il 16,69% alla Camera (si attestava al 12,11% alle ultime regionali) ed è il secondo partito ad Orvieto e il primo nel centro storico. A pagare, secondo il coordinatore azzurro Antonio Barberani, è stata la "politica propositiva" del partito che negli ultimi anni è stato capace "di andare oltre le polemiche e le divisioni interne".
Tengono i Ds che conquistano il 30,89% un risultato che sta dentro la forbice delle politiche del 2001 (28,6%) e le provinciali del 2004 (33,5%). "Siamo saldamente sopra il 30: un risultato assolutamente positivo in una competizione elettorale molto dura". E' la piena soddisfazione del segretario della Quercia, Marino Capoccia. Qualche emorragia forse i Ds l'hanno sofferta al Senato con un possibile travaso verso Rifondazione. Che, al Senato, appunto, si assesta sul 10,5% e va meno bene alla Camera con l'8,39%.
La Margherita, con l'8,85%, guadagna sulle provinciali del 2004 (7,56%) e arretra rispetto alle comunali (11,25%) dove a fare da traino c'era, però, il sindaco Stefano Mocio. "Un risultato ampiamente soddisfacente - commenta il neosegretario Roberto Meffi - anche in riferimento a quello complessivo dell'Ulivo (che ad Orvieto è arrivato al 40%, ndr)".
La Rosa nel pugno, rispetto alle provinciali, perde consensi, ma i socialisti-radicali, col 4,59%, sono comunque al di sopra della media di regionale e nazionale. Soddisfatta anche An che, del suo 15,46% al Senato e 16% alla Camera, parla come di un "risultato al di là delle più rosee aspettative". Il dato riflette in sostanza quello delle regionali (16,31%) mentre è in netta crescita rispetto alle comunali (9,92%). Non sono stati premiati, invece, dalla loro "Unione" Ci e Verdi, che praticamente dimezzano il risultato del 2004.
Infine, una curiosità: l'avventura elettorale di Giancarlo Parretti, capolista alla Camera per la Dc naufraga sullo scoglio del voto: ha trainato solo 187 preferenze.
Pubblicato il: 11/04/2006