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Orvieto e l'Orvietano venduti a Mosca e New York

La promozione è stata organizzata dal Consorzio Orvieto Promotion, in collaborazione con le istituzioni. Presente anche Carlo Carpinelli
 

foto di copertina

Il Consorzio Orvieto Promotion, che raccoglie numerosi operatori turistici dell'Orvietano,  è stato impegnato nell'ultima decade di marzo a presentare la città del tufo e il suo territorio a Mosca e a New York.

Dalla lezione russo-americana, secondo i dirigenti del Consorzio,  è emerso un chiaro concetto: oggi il mercato del turismo è mondiale ed è importante esserci quando gli operatori decidono dove puntare.

A Mosca, dal 22 al 26 marzo, è andata in scena la MITT, la più importante borsa del turismo dell'Europa dell'est. Per il Consorzio, presente allo stand dell'ENIT con il vicepresidente Piero Caponeri, si è trattato di un appuntamento tutt'altro che esplorativo giacché proprio con il mercato russo si stanno solidificando intese strategiche. I  turisti russi che ogni settimana fanno sosta a Orvieto per fare shopping non sono che un'anticipazione di frutti che matureranno nei prossimi mesi. 

Anche al MITT l'attenzione verso la Rupe è stata alta. Nell'affollata conferenza stampa del 22 marzo, fitta di operatori e giornalisti, il vicepresidente Piero Caponeri ha presentato Orvieto e il suo territorio. Successo e soddisfazione per i contatti, numerosi e orientati al concreto, con i professionisti del turismo.

 Al termine della conferenza Caponeri ha dovuto concedere il  "bis" al terzo canale della TV russa con l'ausilio di foto e video.

La piazza russa sembrerebbe quindi un mercato molto ricettivo, nei riguardi del quale Orvieto, città d'arte, di cultura, d'artigianato e di piaceri enogastronomici, esercita appeal.

 

Anche la spedizione newyorkese (dal 27 marzo al 2 aprile), collocata all'interno di "Top Italian jazz"  (la manifestazione di Umbria Jazz Winter organizzata per promuovere il Jazz italiano negli USA) ha riservato soddisfazioni e speranze.
La Regione dell'Umbria aveva scelto solo due eventi per rappresentare l'eccellenza artistica dell'Umbria: la mostra sul "Pinturicchio" a Perugia  e l'apertura delle "Stanze delle Meraviglie" dell'Opera del Duomo di Orvieto in programma il 12 aprile 2006.

Alla presentazione del 27 marzo, alla volta di numerosi e entusiasti operatori e giornalisti, Orvieto ha mostrato le carte che solo un'ineguagliabile città d'arte sa di possedere. E, assieme alle glorie artistiche del Pinturicchio, le "Stanze" del costituendo Museo dell'Opera del Duomo (con quell'unicum rappresentato dal contesto artistico e architettonico gravitante attorno alla Cattedrale) hanno suscitato un'incondizionata ammirazione.

Protagonista della giornata il vicesindaco e assessore al Turismo Carlo Carpinelli  che ha tenuto la conferenza presso L'Helen Mills Theater. I giorni a seguire sono stati fitti di incontri con operatori statunitensi del turismo e giornalisti. Presente anche la presidente Maria Patrizia Patrizi,  particolarmente impegnata nella cena organizzata per gli operatori  newyorkesi dal Sistema Turistico Locale della Provincia di Terni il  28 marzo in collaborazione con l'APT dell'Umbria e l'ENIT di New York. La presidente e il direttore Luisa Basili entrambe impegnate a sostenere la "causa" del turismo orvietano  hanno incontrato in 3 giorni  un centinaio tra Tour Operator e giornalisti.  E in maniera analoga a quanto accaduto in Russia, anche negli USA sono stati stabiliti contatti estremamente promettenti che lasciano presagire sostanziose opportunità.

"Il turismo statunitense - sostiene Luisa Basili - vale in Umbria circa 80 milioni di euro (dato 2004) e i 260mila pernottamenti dello scorso anno sono destinati a crescere. Il pubblico americano - continua il direttore -  ama l'arte, le città d'arte collegate al turismo religioso; è inoltre appassionato di cultura, natura, ambiente, shopping e buona tavola. Vuole scoprire anche itinerari differenziati e da percorrere in maniera autonoma. E' la generazione dei "baby-boomers" (le persone nate nel primo dopoguerra e piuttosto benestante) - precisa - a rappresentare oggi il target più facilmente raggiungibile. Un target che desidera l'arte e la storia, ma anche corsi di cucina, degustazioni e un soggiorno in residenze e ville storiche. Orvieto - conclude Luisa Basili - è già tutto questo. A New York glielo abbiamo detto nel migliore dei modi e siamo persuasi che la nostra azione produrrà positivissime sorprese".

 

Pubblicato il: 10/04/2006

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