Omicidio Mencarelli. Nuovi riscontri confermerebbo l'accusa a Crociani

ORVIETO - Nuove riscontri nelle indagini sull'omicidio di Sauro Mencarelli dello scorso mese di ottobre.  Arriverebbero dalla perizia balistica depositata in questi giorni in Procura dal perito nominato dal gip.  La perizia confermerebbe, ancora una volta, la scena del delitto così come ricostruita dagli inquirenti attraverso le prove raccolte fin quì, ivi compresa la testimonianza della prostituta bosniaca che era con l'elettrauto di Allerona scalo la mattina in cui, nella stradina delle campagne di Acqualoreto, è stato ucciso.
Le conferme si riferirebbero tanto all'arma utilizzata dall'assassino: un fucile calibro 20 caricato con una Mininestor gialla, una cartuccia rarissima, prodotta in pochi esemplari, non più in commercio da anni; quanto alla dinamica di esplosione del colpo: sparato dal basso verso l'alto, da una distanza di circa un metro e 30 dalla nuca di Mencarelli.  Tutti riscontri che dal 16 novembre scorso tengono Franco Crociani, il 65enne di Acqualoreto, dietro le sbarre per omicidio volontario aggravato. Gli inquirenti restano in attesa delle altre perizie, compresa quella del Ris per l'eventuale presenza di tracce ematiche sui vestiti dell'uomo. A cui il gip ha recentemente negato la scarcerazione, richiesta dal difensore, Giuseppe Marruco, per  motivi di salute.