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Errori contabili, si allarga il buco nelle casse della Te.Ma.

A far crescere i debiti dell'associazione ci si sarebbero messi i primi risultati degli accertamenti avviati sui bilanci pregressi. Ma la nuova dirigenza guarda avanti

foto di copertina

ORVIETO - Errori contabili, si allarga il buco nelle casse della Te.Ma.  A far crescere i debiti dell'associazione cittadina che gestisce il teatro Mancinelli ci si sarebbero messi i primi risultati degli accertamenti avviati sui bilanci pregressi.  Accertamenti che avrebbero fatto emergere alcuni conti sballati alla chiusura del bilancio 2004.  Errori che poi si sarebbero, inevitabilmente, riversati sull'esercizio di bilancio con effetti comprensibilmente negativi, nel senso della veridicità dei conti.  Al punto che ora per il prossimo 20 aprile, dopo il Consiglio di amministrazione che si riunisce venerdì, è fissata l'assemblea dei soci che dovrà ratificare la necessaria rettifica in bilancio.  I dettagli della questione, ovvero "gli zeri" di cui si parla, sono ancora al vaglio anche se pare inevitabilmente destinato a gonfiarsi il buco in bilancio che sfiorava già l'allarmane cifra dei 680mila euro.  Un'altra brutta gatta a pelare per i nuovi vertici della Te.Ma. che hanno ereditato e si sono, dunque, ritrovati a dover gestire tra difficili equilibrismi una situazione fortemente compromessa.  La corsa ai ripari è partita già lo scorso anno con la revisione di alcuni contratti più onerosi tra cui quello del direttore artistico e dell'ufficio stampa.  Anche se è stato l'assessore stesso alla Cultura e presidente dell'associazione, Manuela Teresa Urbani a confermare come la situazione richieda un piano di rientro che non potrà che essere pluriennale.  Intanto il primo obiettivo, per il momento, resta quello di ammortizzare i costi di struttura cercando di estendere l'attività del Mancinelli a tutto l'arco dell'anno.  Come aveva illustrato in una precedente intervista il presidente Urbani. In questo senso, aiuta la Te.ma. la decisione del Comune di riaffidare all'associazione  la gestione dei grandi eventi della Rupe.  Contemporaneamente si sta cercando di creare un'intesa con il teatro stabile dell'Umbria per ospitare ad Orvieto alcune sue produzioni.  Infine in Regione il Mancinelli ha presentato il progetto "Grande teatro nei piccoli spazi" per la gestione delle piccole sale del territorio (Porano, Monteleone, Montegabbione, Ficulle, Bolsena, Acquapendente, Chiusi, Alviano, Amelia). Un progetto che consentirebbe di ammortizzare molti costi e potrebbe essere il primo passo verso un "teatro stabile territoriale".

Pubblicato il: 05/04/2006

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