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Fabro. Due alla sbarra per truffa

Andavano spesso a pranzo nel ristorante in cui la loro vittima lavorava e, spacciandosi per rappresentanti di automobili, erano riusciti a incassare cinque mila euro di anticipo

FABRO - Andavano spesso a pranzo nel ristorante in cui la loro vittima lavorava e, spacciandosi per rappresentanti di automobili, erano riusciti a incassare cinque mila euro, ovviamente senza consegnare mai la berlina oggetto della compravendita.   E' così che per truffa e falso ideologico sono finiti alla sbarra due campani che, a marzo dello scorso anno, hanno raggirato ben bene un fabrese di mezza età in cerca di un'Audi A4.  Ieri mattina, il giudice Tafuro ha condannato uno di loro per truffa a 10 mesi e 600 euro di ammenda mentre ha assolto l'altro dal falso ideologico. Una volta stretto l'accordo per una cifra complessiva di ventiduemila euro, i due uomini dall'aspetto distinto e che si erano guadagnati la fiducia a forza di pranzi in osteria, avevano fatto firmare all'uomo una scrittura privata e si erano fatti corrispondere l'equivalente di cinque mila euro, in parte in contanti in parte in assegno. Che avevano subito incassato in uno sportello della Cro di Fabro.  E' stato in seguito, quando l'uomo di Fabro, vedendo che la macchina non arrivava mai, ha iniziato a telefonare ai due, che si è accorto che qualcosa non andava. All'improvviso il cellulare del sedicente rappresentante non era più attivo ed è stato così che l'uomo non ha esitato a denunciare entrambi.  Sempre ieri mattina, è stato invece rinviato al prossimo 6 ottobre il processo che vede sul banco degli imputati un napoletano accusato di aver rubato venti tappi copribullone in plastica da un tir parcheggiato in un area di sosta nei pressi di Fabro.

Pubblicato il: 05/04/2006

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