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Un Laser ad Holmium ad alta potenza curerà l'ipertrofia prostatica

Se ne è dotato il reparto di Urologia dell'Ospedale di Orvieto. Offrirà all'utenza questa innovativa tecnica chirurgica mini invasiva 

foto di copertina

ORVIETO - Il reparto di Urologia dell'Ospedale di Orvieto si è dotato di un Laser ad Holmium ad alta potenza e sarà presto in grado di offrire all'utenza questa innovativa tecnica chirurgica mini invasiva per la cura dell'ipertrofia prostatica. Foligno, Arezzo, Siena, Roma sono le sole altre città del Centro Italia che già lo usano. "Ritengo che il costo economico dell'apparecchiatura e l'inevitabile curva di apprendimento delle tecniche siano ampiamente controbilanciati dai vantaggi in termini di riduzione della morbilità e delle degenze postoperatorie - afferma il dott. Franco Blefari, direttore del reparto di Urologia del Presidio ospedaliero di Orvieto. Il laser a olmio dovrebbe entrare a far parte della dotazione strumentale di ogni Centro urologico di riferimento per l'endourologia; mi congratulo quindi con la direzione aziendale della nostra ASL per la lungimiranza nell'aver voluto dotare l'Urologia dell'Ospedale di Orvieto di questa moderna apparecchiatura". Il dott. Denio D'ingecco, direttore generale della ASL n.4 di Terni sottolinea come "l'Azienda stia dando corso sia alle sostituzioni di apparecchiature ormai obsolete che alla implementazione di nuove apparecchiature, secondo il piano investimenti programmato nel 2005. L'ospedale di Orvieto viene dotato così di una apparecchiatura all'avanguardia confidando nell'alta professionalità espressa dal nostro urologo Dott. Blefari e da tutta la sua equipe medica ed infermieristica. Questa strada irreversibile sarà la rotta per il prossimo futuro e l'Ospedale dovrà ancor più assumere un ruolo preminente nel comprensorio di riferimento e per zone limitrofe da sempre tributarie di questo nostro territorio". Il nuovo sistema laser chirurgico urologico "holmium yag", sarà presentato mercoledi 5 aprile alle 17, presso l' ospedale "Santa Maria della Stella": interverranno Stefano Mocio Sindaco di Orvieto, Maurizio Rosi assessore regionale alla sanità, Denio D'Ingecco direttore generale asl4 Terni, Franco Blefari primario urologia ospedale di Orvieto, Edoardo Romoli direttore sanitario ospedale di Orvieto.

Che cos'è l'ipertrofia prostatica. La ipertrofia prostatica benigna è molto diffusa e provoca difficoltà ad urinare, con frequenti risvegli notturni e discreta alterazione della qualità di vita. Le possibile complicanze sono la ritenzione urinaria (blocco completo con necessità di posizionare un catetere vescicale), la calcolosi della vescica e le infezioni urinarie. L'alternativa chirurgica alla terapia medica è sempre stata la resezione endoscopica (TURP) o l'intervento a cielo aperto con degenza variabile da 4 a 7 giorni e necessità di tenere il catetere 3 - 5 giorni. Uno dei problemi di questo intervento è il possibile sanguinamento, tale da richiedere trasfusioni. Oggi esiste la possibilità di operare l'ipertrofia prostatica con il laser. Viene utilizzato il laser ad Olmio e la tecnica è detta HOLEP (Holmium Laser Enucleation of Prostate). Con tale tecnica endoscopica la prostata ipertrofica è "scollata" e gettata in vescica dove viene "frullata" e asportata. L'intervento dura circa 30 minuti in più della TURP, ma il sanguinamento è pressoché assente. Ciò permette di tenere il catetere solo la notte dell'intervento ed il paziente è dimesso il giorno successivo; le conseguenze immediate sono dei bruciori urinari per qualche giorno, ma la ripresa di un buon getto urinario è immediata. Tale trattamento sta rivoluzionando l'approccio chirurgico dell'ipertrofia prostatica in quanto permette ottimi risultati e necessita di una sola notte di ricovero. Si tratta di un esempio reale di chirurgia miniinvasiva, con risultati migliori della chirurgia convenzionale e degenza ridotta al minimo.

Pubblicato il: 04/04/2006

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