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Una cordata di imprenditori orvietani alla scalata del Borgo

Lo sfortunato centro commerciale potrebbe finalmente rinascere dalle sue ceneri. Carlo Perali, presidente Assocommercio, alla guida degli imprenditori

foto di copertina

ORVIETO - Una cordata di sedici imprenditori è pronta a costituire un gruppo di acquisto per la riqualificazione del Borgo.  Lo sfortunato centro commerciale potrebbe finalmente rinascere dalle sue ceneri.  Lo annuncia Carlo Perali presidente di Assocommercio.  L'associazione, nata da una costola di Confcommmercio, aveva fatto propria, sin dal suo insediamento, la battaglia per il risanamento del centro commerciale di Orvieto scalo.  Un obiettivo primario che non può essere raggiunto, ha più volte premesso Perali, senza "una forte volontà politica capace di progettare la riqualificazione dell'intera zona, coinvolgendo tutti i circostanti centri commerciali, compreso quello che dovrà essere realizzato nell'adiacente area dell'ex ditta Riccetti".
Insomma l'esigenza è quella di creare le premesse per lo sviluppo dell'intera area commerciale circostante con un progetto di ristrutturazione urbana che ridefinisca, una volta per tutte, l'attuale situazione di disordine e degrado. La questione l'estate scorsa era stata già al centro di vivaci polemiche, che infiammarono commissioni consiliari e assise civica nell'atto di adozione del piano attuativo per i locali ex "Riccetti Legami", destinati ad essere occupati da una media struttura di vendita del settore alimentare.  Un supermercato sul quale si concentrerebbero gli interessi di un imprenditore ternano.  La pratica, alla fine, debitamente approfondita e partecipata con i consigli di zona e le associazioni, passò.  Con la condizione, definita imprescindibile, che il nuovo supermercato fosse adeguatamente servito di parcheggi e che venisse raccordato anche con interventi urbanistici al Borgo, in maniera tale da contribuire con qualche positivo riflesso a vivacizzare il "moribondo" centro commerciale.  Proprio su questi aspetti si starebbero concentrando le verifiche per dare concretezza all'ipotesi di acquisto.  Intanto è attesa da parte del Comune la presentazione del piano generale del commercio anche in funzione della recente modifica alla legge regionale, che ha concesso ad Orvieto 5mila 500 metri quadri destinati per la grande distribuzione.  Croce e delizia del commercio orvietano, che riapre la spinosa questione della Despina.  I tempi, in ogni modo, non si preannunciano brevi. L'amministrazione, infatti, non ha ancora affrontato la pratica per l'adeguamento delle norme commerciali alla legge regionale subordinandola, con una risoluzione, alla sistemazione definitiva della viabilità. Non senza, tuttavia, implicazioni anche politiche.

Pubblicato il: 03/04/2006

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