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Per Assocommercio Orvieto ha un futuro come città termale

L'idea è quella di portare al Duomo l'acqua di Monterubiaglio

foto di copertina

L'idea che lancia Assocommercio di Carlo Perali è quella di connotare Orvieto, tra laltro, come città termale.

"La proposta-si legge nel comunicato- prevede la creazione di un centro termale nella ex struttura ospedaliera trasferendo l'attuale Facoltà di Ingegneria all'ex struttura Piave. Il Centro studi Città di Orvieto sembra lontano dall'essere realizzato dopo l'abbandono dell'ente provinciale che ha preferito il Polo di Terni a quello orvietano.
" Orvieto città termale" parte dalla possibilità di utilizzo delle acque termali delle fonti di Tiberio e si fonda su studi compiuti da geologi e biologi che si sono dichiarati favorevoli alla proposta. Con l'ausilio di un sistema di pompaggio e di canalizzazione, le acque curative della zona come l'acqua minerale del Tione o quella sulfurea di Monterubiaglio, potrebbero raggiungere la rupe in un centro terapeutico termale. Con l'abbandono da parte della San Pellegrino del marchio Tione si darebbe una vera alternativa in grado di soddisfare l'azienda, come i lavoratori e i cittadini e che dovrebbe essere presa in considerazione dal sindaco Mocio al lavoro in questi giorni per prendere puntuali provvedimenti".

Il ragionamento di Assocommercio denuncia la mancanza di qualche passaggio.

Se il Centro Studi Città di Orvieto è "spacciato", che senso avrebbe la facoltà di ingegneria alla Piave. Quale correlazione c'è tra crisi dello stabilimento dell'acqua del Tione e il centro termale? che di acqua si tratta? perché l'acqua di Monterubiaglio al Duomo e non a Monterubiaglio? Eccetera

Pubblicato il: 29/03/2006

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